Lo sgarro alimentare e l’ansia pre-feste
Sgarro alimentare e cheat-meals: prepariamoci alle feste e alle vacanze
Un altro anno volge al termine e con lui arrivano le tanto desiderate vacanze natalizie. Tanto desiderate, ma non da tutti…
I più fanatici cultori delle sale pesi, si apprestano a chiedere con ansia se chiuderà la palestra o se modificherà gli orari. Alcuni proprio non vogliono concedersi un po’ di riposo, come se, fermarsi, fosse un pratica dannosa! Altri desiderano e temono contemporaneamente lo sgarro alimentare.
Le teorie che attestano l’importanza di una pausa, non servono a niente: il concetto non entra proprio nella testa dei più determinati.
E poi ci sono gli amatori. Coloro che vanno in palestra senza pretese e che ben accettano la sosta natalizia per concedersi un po’ di meritato riposo. Anzi, per loro la pausa sarà un modo per dedicarsi ad abbuffate con la scusa che “se le sono meritate”. Viva lo sgarro alimentare!
Alternare periodi di ristrettezza a periodi di “liberi tutti”
Ma, alternare periodi estremamente rigidi a periodi di abbuffate convulse è davvero corretto?
Siamo stati abituati che lo sgarro, o cheat day, come amano chiamarlo gli appassionati, sia un periodo per permettere al corpo di riprendersi dalla rigidità del piano di allenamento e dalla dieta.
Solo che, spesso, lo sgarro alimentare si rivela un “liberi tutti”. E’ una pratica non molto diversa da quella del bulimico che non riesce a controllare il suo bisogno irrefrenabile di mangiare – salvo poi punirsi rimettendo tutto ciò che ha ingurgitato.
E così gli stessi atteggiamenti psicologici che sono distintivi nei disturbi del comportamento alimentare, si celano in coloro che portano alta la bandiera della “vita sana”.
Spesso, ciò che si pensa sia sano, non lo è neppure troppo, anzi…
Sono tante le persone che mangiano petto di pollo e riso sia pranzo che a cena, per poi dedicarsi a al junk&fast food nel weekend. Piatti conditi con tanto di foto condivisa su Facebook e con frasi del tipo: “anche questa settimana me lo sono meritato”.
Si, ci siamo meritati la corsia preferenziale della (in)coerenza!
Questa è la realtà dietro i paladini della “vita sana”. Persone che, in verità, si riscoprono golosi più di tanti altri – così come testimoniano le abbuffate domenicali. Un’altalena continua tra penitenza e concessioni, per raggiungere un fisico statuario. Uno per altro, che di naturale ha ben poco. Ma questo lo diciamo a bassa voce, altrimenti si urla al complotto.
È evidente quindi, come le feste non siano una vera fonte di gioia per queste persone: infatti, per compensare la rigidità di un anno di diete impossibili, ai pasti natalizi ci si getta su dei banchetti che farebbero scalpore persino per l’Unione Nazionale Obesi nei giorni di festa. Alla faccia dello sgarro alimentare!
Attenzione agli eccessi: lo sgarro alimentare
Il problema dove sta? Credo derivi dal rendere un hobby un’ossessione: è allora che si passa da un eccesso ad un altro.
Pensare che consumare tutti i santissimi giorni riso, pollo e bresaola sia sano, è come dire che, piccoli quantitativi di veleno, facciano bene a stimolare il sistema immunitario e a mantenersi giovani.
Dunque, a Natale quest’anno, non chiediamo più i soliti doni triti e ritriti.
Piuttosto desideriamo qualcosa di più sensato: il rispetto verso noi stessi e la nostra salute.
Non sono dieci giorni di festeggiamenti a rovinare una dieta, se davvero sana, purché il buon senso ci accompagni sempre, anche nei giorni di riposo e di festa.
Infine, per coloro che hanno paura di perdere muscoli se si concedono una piccola pausa, un consiglio: il fisico ne gioverà, visto lo stress a cui è sottoposto tutti i giorni dell’anno, non concedendogli un po’ di variazione nutrizionale e meritato riposo.
Il fisico è sicuramente importante, ma la salute non la si può acquistare in un negozio bio. L’ossessione e l’eccessiva meticolosità nel ricercare la perfezione nasconde dietro di sé solo un’altra forma di malattia.
Buon Natale a Tutti!
Ti è piaciuto l’articolo sullo sgarro alimentare? Condividilo!
Scrivi un Commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
2 Comments
Grazie Maurizio!