La regione Ipotalamo Ipofisaria – Le guide Corebo
La regione ipotalamo ipofisaria
La regione ipotalamo ipofisaria fa parte del sistema nervoso centrale ed è localizzata alla base del cervello.
In questa zona è presente la più importante ghiandola endocrina costituita da due differenti strutture: una di epiteliale e una nervosa, ovvero la ghiandola pituitaria o ipofisi.
La sua funzione è quella di integrare diversi segnali metabolici regolando, ad esempio, la temperatura corporea, il ciclo sonno-veglia, il senso della fame e della sazietà.
L’ipofisi delle dimensioni di circa 8 mm è costituita da due lobi:
- Uno anteriore o adenoipofisi (struttura epiteliale), composto da 5 differenti gruppi di cellule che producono 6 ormoni: l’ormone della crescita (GH), la prolattina (PRL), il tireostimolante (TSH), l’adrenocorticotropina (ACTH), il follicolostimolante (FSH) e il luteinizzante (LH).
- Uno posteriore o neuroipofisi o ipotalamo (struttura nervosa) che forma il peduncolo ipofisario ed è composto da cellule nervose che producono: ormone antidiuretico (ADH) e l’ossitocina (OX). Inoltre, la neuroipofisi è collegata ad una parte del cervello, il diencefalo, assieme al quale svolge importanti regolazioni neuro-umorali.
Ricordiamo che gli ormoni prodotti dalla dalla neuroipofisi raggiungono direttamente l’adenoipofisi, ma il loro effetto non ha azione su altri organi del corpo.
Ad esempio i neuroni dell’ipotalamo producono un neurormone il TRH che passando attraverso il sistema sanguigno che la collega all’adenoipofisi, stimola quest’ultima a produrre il TSH che poi avrà azione sulla tiroide.
Dunque, la regione ipotalamo ipofisaria è collegata da un sistema circolatorio (sistema portale), ma alcuni ormoni sono trasportati direttamente dai neuroni. Infatti questo è il caso della vasopressina e dell’ossitocina che raggiungono l’ipotalamo attraverso le fibre nervose.
La regione ipotalamo ipofisaria, le patologie
Le patologie della regione ipotalamo ipofisaria sono determinate da:
- Una eccessiva funzione (iperfunzione) con manifestazione di tumori benigni chiamati adenomi ipofisari;
- Una scarsa funzione (ipofunzione) dovuti a differenti processi, come ad esempio dei traumi, autoimmuni, da infezioni da cure mediche e a volete senza una causa definita (idiopatica).
Le principali manifestazioni da iperfunzione della ghiandola portano al gigantismo, all’acromegalia, al morbo di Cushing, all’ipetiroidismo secondario e ipersecrezione di prolattina.
Al contrario, le principali manifestazioni da ipofunzione della ghiandola portano al nanismo, ipotiroidismo, ipocorticosurrenalismo. Inoltre a causa di un deficit dell’ormone antidiuretico (ADH) si può presentare il cosiddetto diabete insipido con produzione di urina elevata : dai 10 ai 15 litri al giorno.
La regione ipotalamo ipofisaria, i segni e i sintomi delle patologie
Esistono dei segni e dei sintomi da compressione della ghiandola. Ad esempio i tumori benigni occupando spazio determinano cefalea, ipertensione endocranica e deficit visivo. Quest’ultima condizione si verifica poiché vicino al peduncolo passano i nervi ottici.
Invece, nel caso di riduzione degli ormoni dell’ipofisi la conseguenza immediata è una riduzione della funzione degli organi bersaglio. L’ipofunzione può coinvolgere la produzione di un solo ormone, di alcuni oppure tutti.
In genere il quadro clinico si manifesta con segni sfumati e questo può comportare un ritardo nella diagnosi della patologia.
Inoltre possono manifestarsi quadri clinici acuti con astenia, nausea dolori addominali oppure nel caso di quadri cornici, pallore, anoressia e ipotensione.
La regione ipotalamo ipofisaria, l’esempio da deficit ormonale da gonadotropine
Nel caso di deficit ormonali da gonadotropine ovvero FHS e LH, abbiamo:
- Nelle donne: amenorrea, riduzione del desiderio sessuale, riduzione forza muscolare, depressione, ansia fino ai deficit cognitivi;
- Negli uomini: riduzione del desiderio sessuale e dei caratteri sessuali secondari, ipotrofia muscolare, adiposità addominale, deficit cognitivi.
Inoltre se il deficit si manifesta nell’età dello sviluppo si produce un ritardo puberale.
La terapia avviene attraverso la somministrazione di farmaci di sintesi cercando di simulare le fluttuazioni circadiane dell’organo sano.
Si utilizzano possibilmente molecole identiche, in caso contrario viene somministrato un precursore. Ad esempio in caso di deficit di adrenocorticotropina (ACTH) si utilizza il cortisolo.
Con questo articolo terminata la seconda lezione sugli ormoni, nel prossimo tratteremo l’ormone della crescita (GH), la cui funzione, ad esempio, è fondamentale per indurre la crescita dopo la nascita.
A cura del Dottor Stefano Murisengo
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BIBLIOGRAFIA – APPROFONDIMENTI:
- Lenzi A., Lombardi G., Martino E., Trimarchi F., Endocrinologia e attività motorie, 2008, Edra S.p.A.
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