La Prolattina del sistema endocrino – Le guide Corebo
Le cellule mammotrope del lobo anteriore dell’ipofisi producono la prolattina (PRL), un ormone di origine proteica.
Ma quali sono gli effetti principali della prolattina?
La sua funzione è lo stimolo della crescita e dello sviluppo della ghiandola mammaria. Inoltre, stimola la produzione del latte, modula il comportamento riproduttivo, l’istinto materno e la risposta immunitaria.
Inoltre la prolattina inibisce i neuroni che producono il GnRH inibendo, così, di conseguenza la produzione dell’ormone luteinizzante (LH) e del follicolo stimolante (FSH).
Com’è regolata la prolattina?
La sostanza che inibisce la produzione di PRL è la dopamina, pertanto esiste uno stretto controllo da parte del sistema endocrino in condizioni fisiologiche.
La prolattina aumenta durante la gravidanza e viene mantenuta alta con l’allattamento al seno.
Inoltre anche l’attività fisica, lo stress, l’attività sessuale, l’anestesia e il peptide vasoattivo intestinale o vasoactive intestinal peptide (VIP) aumentano i livelli di questo ormone.
Al contrario, i glucocorticoidi e gli ormoni tiroidei esercitano una debole riduzione della prolattina.
La Prolattina in eccesso, le patologie e i sintomi
L’eccesso di produzione di prolattina (iperprolattinemia) può essere causata, come abbiamo visto sopra, da condizioni fisiologiche, ma anche dal sonno e da un’alimentazione iperproteica.
Invece, le cause patologhe sono dovute a tumori dell’ipofisi, all’insufficienza renale, alle mastiti (malattia infiammatoria della mammella) e dai traumi della parete toracica.
Inoltre, l’iperprolattinemia può essere causata dai farmaci ed in particolare quelli che inibiscono la produzione di dopamina. Ancora troviamo gli antidepressivi, alcuni farmaci per curare le gastriti (H2 antagonisti e Ranitidina), oppiacei e estrogeni se somministrati ad alte dosi.
Il quadro clinico dell’eccesso di produzione di prolattina provoca: oligomenorrea, galattomenorrea, calo della libido soprattutto nel maschio.
Invece, i sintomi accessori sono: cefalea, alterazioni del campo visivo, deficit dei nervi cranici e ipopituarismo.
La diagnosi è fatta attraverso indagini ormonali con prelievo venoso. Purtroppo lo stress dell’esame può alterare i valori. Di conseguenza si preferisce effettuare test ripetuti nel tempo con l’utilizzo di un ago cannula.
Con questo articolo abbiamo terminato la terza lezione sul sistema endocrino. Nel prossimo tratteremo l’asse ipotalamo ipofisi surrene la cui funzione principale è l’adattamento allo stress con la produzione, ad esempio, di un noto ormone: il cortisolo.
A cura del Dottor Stefano Murisengo
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