Tecniche di assistenza nell’allenamento
Le tecniche di assistenza utilizzate dal personal trainer durante l’allenamento hanno come principale scopo di lavorare in sicurezza e secondariamente aumentare la motivazione del proprio cliente.
Ovviamente l’assistenza durante l’esecuzione di un esercizio non è solo compito di questa figura professionale, ma spesso anche dei compagni di allenamento.
Di conseguenza, imparare a diventare un ottimo spotter è davvero importante, in questo articolo esamineremo le principali regole da conoscere.
I tipi di esercizi e la loro difficoltà
Per imparare a scegliere la giusta tecnica di assistenza è necessario capire il livello di difficoltà degli esercizi. In generale, sono considerati:
- Esercizi più difficili quelli eseguiti con l’utilizzo di manubri;
- Esercizi meno difficili quelli eseguiti con l’utilizzo del bilanciere.
Inoltre, il livello di difficoltà aumenta in base alla posizione dell’attrezzo rispetto al corpo, ovvero quando gli esercizi sono effettuati:
- Sopra la testa come nel lento avanti;
- Sulla schiena come nel classico squat;
- Sulla parte anteriore delle spalle come nel front squat;
- Davanti al viso come nelle distensioni alla panca piana;
Infine, è sconsigliato dare assistenza durante gli esercizi di potenza.
Infatti, in questo caso è più utile insegnare al proprio cliente come “scappare in sicurezza” quando si perde il controllo dell’attrezzo per evitare di farsi male.
Le tecniche di assistenza cosa c’è da sapere
Generalmente il personal trainer è da solo nel fornire assistenza al suo cliente, però esistono alcune condizioni in cui è consigliabile essere almeno in due, come ad esempio:
- Si utilizzino carichi molto pesanti;
- Durante gli esercizi con i pesi sopra la testa, le spalle e sulla schiena;
Attenzione che essere in due richiede una coordinazione di azione elevata che se non applicata aumenta il rischio di infortunio.
Ancora, l’assistenza si fornisce non solo per il movimento, ma anche attraverso comandi vocali per migliorare l’assetto posturale. E’ fondamentale che queste codifiche siano concordate preventivamente in modo che il cliente non debba “perdere tempo” a ragionare su cosa gli stia dicendo il suo personal trainer!
Le tecniche di assistenza un classico esempio
Ora analizziamo due tecniche di assistenza legate alla panca piana e alle croci con i manubri che di solito vediamo in palestra applicate in differenti modi.
Nella panca piana è consigliata un’assistenza utilizzando una presa a due mani supinate. Qualcuno assiste ad una mano, per fare questo è necessario essere molto forti essendo una modalità meno sicura.
Nel secondo esercizio esistono due scuole di pensiero, infatti si può dare assistenza alle croci con manubri:
- Posizionando le mani sotto i gomiti, tecnica considerata meno sicura soprattutto nel caso in cui chi esegue l’esercizio perda il controllo dei gomiti;
- Posizionando le mani vicino ai polsi, tecnica considerata più sicura. Inoltre, alcuni preferiscono “assistere” gli stessi manubri ricercando ancor più tranquillità.
Dunque, non esiste una tecnica migliore o peggiore, ma piuttosto è utile disporre di una strategia mentale che permetta di scegliere la modalità più adeguata. Ora, cerchiamo di comprendere cosa analizzare per effettuare questa scelta.
Le tecniche di assistenza come scegliere
Scegliere una tecnica di assistenza in realtà dipende almeno da tre fattori come:
- Maggiore sarà l’esperienza di chi assiste, maggiore sarà la capacità di capire la “qualità” del movimento del cliente. Ad esempio, individuare una debolezza nel lower back terrà pronto l’assistente ad usare un comando vocale codificato per invitare ad “attivare” maggiormente quella zona. (Ad esempio: “premi il bilanciere sulle spalle”);
- Il modo di assistere influenza la percezione dell’atleta aumentando o diminuendo la sua sensazione di sicurezza. Infatti, c’è chi preferisce essere aiutato nello stacco del bilanciere e chi no. In questo, caso è utile confrontarsi preventivamente sulle tecniche di assistenza e di esecuzione dell’esercizio;
- Il tipo di attrezzo utilizzato, dai manubri al bilanciere, e la metodica di allenamento utilizzata, dalla semplice serie, al drop-set passando dal ramping. La combinazione di questi fattori, come è ben comprensibile, aumenta o diminuisce il rischio di infortunio influenzando la scelta della tecnica di assistenza.
Conclusioni sulle tecniche di assistenza
Le modalità di assistenza dipendono da una serie di fattori che combinati assieme ne determinano la loro scelta. Per questa ragione le numerose indicazioni che si trovano nei libri o su internet possono essere allo stesso tempo sia molto utili che potenzialmente molto rischiose.
Infatti, fossilizzarsi su una sola tecnica di assistenza su ogni esercizio risulta limitante. Dunque, il personal trainer deve metter insieme i diversi fattori, dal tipo di strumento alla metodica nonché al livello di condizionamento fisico del cliente, per poi scegliere la tecnica di assistenza più adeguata!
A cura del Dottor Stefano Murisengo