La memoria muscolare esiste: cosa dice la scienza?
La memoria muscolare esiste oppure no? Parrebbe proprio di si. Nel corso del tempo si è cercato di indagare più nel dettaglio questo fenomeno per comprenderlo.
Molti sono stati gli articoli scritti, postati e pubblicati in diversi blog. Nelle diverse decadi del XX secolo si è parlato a volte impropriamente di memoria muscolare e della capacità del muscolo di poter ritornare ad uno stato di forma grazie a quella che alcuni hanno definito “memoria muscolare”.
Che cos’è la memoria muscolare?
Viene definita “memoria muscolare” quel processo che permette al muscolo di ritornare al suo tono e trofismo precedente dopo un periodo di inattività fisica o detraining.
Esiste o non esiste: le diverse ipotesi e studi
Nel 2016 fu Sharples a ipotizzare una sorta di “epi-memoria” in topi, sebbene non sia stata studiata l’epigenetica in soggetti adulti uomini dopo una crescita muscolare (Sharples et a. 2016).
Si è visto che la dieta è in grado attraverso la presenza di acidi grassi, polifenoli e minerali di incentivare quella che viene definita metilazione del DNA.
Che cos’è la metilazione del DNA?
È l’aggiunta di gruppi metilici (-CH3) in alcune regioni specifiche del nostro patrimonio genetico. In campo alimentare, per esempio – nonostante si richiedano ulteriori approndimenti – si sa che molte malattie sono connesse con alcuni stili di vita e con l’alimentazione intrapresa.
Cosa c’entra la metilazione con la memoria muscolare?
L’ipometilazione provocherebbe un invecchiamento del nostro corpo. Invecchiare porta con sè delle conseguenze, tra cui la perdita di trofismo muscolare e una perdita dei livelli di forza.
La metilazione sembra proprio connessa anche al processo della “memoria muscolare” e studi futuri potrebbero creare delle svolte interessanti nella comprensione di questo fenomeno.
Detraining e memoria muscolare: cosa c’entrano?
Soggetti sportivi che interrompono per un certo periodo la regolare attività fisica vanno incontro ad un fenomeno definito detraining. La cosa strabiliante è che coloro che riprendono l’esercizio fisico dopo un periodo “di stop”, sono in grado di recuperare prima la forma fisica rispetto a soggetti sedentari.
Vediamo il perché.
Il motivo è presto spiegato. L’allenamento induce degli adattamenti cellulari complessi che non sono solo inerenti all’ipertrofia muscolare, ma ad adeguamenti neurologici delle placche motrici che si preserverebbero nel corso del tempo.
Per questo una persona sportiva da una vita che intraprende un periodo di fermo ha più facilità a rimettersi in forma di una persona che è sedentaria da tutta la vita.
Chiamiamola anche “memoria muscolare”, ma una cosa è certa: alcuni adattamenti sono cronici e si mantengono.
REFERENCES:
- Seaborne RA et al. (2018). Human Skeletal Muscle Possesses an Epigenetic Memory of Hypertrophy, Scientific Reports; 8: 1898.
- Sharples AP et al. (2016). Does skeletal muscle have an ‘epi’-memory? The role of epigenetics in nutritional programming, metabolic disease, aging and exercise, Aging cell; 15, 603–616.
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