Il fumo di sigaretta: cosa devi sapere e i falsi miti
Ma cosa c’entra il fumo di sigaretta con un sito che parla di sport, fitness e alimentazione? Tanto. Anzi, tantissimo.
Dovevamo muoverci prima a scrivere un editoriale giornalistico di questo genere, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ci siamo detti: dobbiamo sfatare alcuni falsi miti e scrivere una guida di domande e risposte per aiutare sportivi e non.
E così, eccoci qua.
Il fumo di sigaretta: cominciamo con qualche numero
Possiamo facilmente reperire qualche numero che ci possa aiutare a capire quale emergenza sia il fumo di sigaretta e persino gli sportivi devono prestare attenzione.
Solo in Italia il 22% della popolazione fuma e la media per fumatore è di circa 13 sigarette al giorno. Il problema è quando una scelta di terzi mette a rischio la salute di tutti.
Il fumo di sigaretta fa davvero male?
Dal saggio di Sergio Harari si comprende facilmente come i numeri non mentano: oggi il tabacco è responsabile del 30% delle morti di tumore in Italia. Una delle patologie che possono essere causate dal fumo, la BPCO (Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva), mette a rischio la vita del paziente e circa il 90% delle morti di BPCO sono causate dal fumo di sigaretta.
Nel mondo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno ci siano circa 6 milioni di morti a causa del consumo di tabacco. In Europa, purtroppo, i giovani tra 15 e i 24 anni di età vedono un numero crescente di fumatori rispetto al passato.
Fumare aumenta il rischio del cancro al polmone?
Assolutamente no. Aumenta l’incidenza di tutte le cause di morte, compreso un aumento dell’incidenza dei tumori allo stomaco e al colon-retto.
È vero che il fumo passivo è dannoso?
Assolutamente si. Il fumo passivo, infatti, predispone ad un aumentato rischio di cancro al polmone e di ictus cerebrale. Bisogna ricordare come il fumo passivo venga diluito anche con l’aria ambientale, ma questo non tragga in inganno i lettori. Risulta fondamentale non fumare in un ambiente domestico, per evitare che il luogo dove passiamo una buona parte della nostra vita venga contaminato.
Quanti morti produce il fumo passivo?
Nel mondo, ogni anno, circa 600 mila persone muoiono per i danni provocati dal fumo passivo. In Italia, dati riportati attraverso due articoli – uno della Stampa del 2017 e uno Dell’Huffington post del 2018 – si citano 1000 morti l’anno a causa del fumo passivo.
La sigaretta elettronica: migliore della sigaretta tradizionale?
Da uno studio del 2017 pubblicato sull’International Journal of Enviromental Research and Public Health parrebbe di si.
La sigaretta elettronica conterrebbe meno nicotina delle sigarette tradizionali e un minor quantitativo delle altre sostanze tossiche contenute nelle sigarette.
Dall’altra parte, una review del 2019 ha messo in guardia dal credere che la sigaretta elettronica presenti rischi minori. Al contrario, i consumatori abituali sono considerati fumatori a tutti gli effetti e mostrano gli stessi effetti di dipendenza dei fumatori tradizionali. In aggiunta ci sarebbe un’aumentata incidenza di patologie, similarmente a quanto avverrebbe con il consumo di sigarette.
È vero che fumare nuoce più alle donne che agli uomini?
Si. Infatti i rischi aumentano sull’apparato riproduttivo femminile, con un maggior rischio di andare incontro al cancro al collo dell’utero e un aumentato rischio di anticipare la menopausa. I numeri stanno peggiorando sulle donne fumatrici.
Infatti all’inizio del 1900 in Italia c’erano pochi decessi per carcinoma polmonare. I numeri sono cresciuti esponenzialmente con 2300 decessi negli anni ’70 del XX secolo fino a 5600 oggi nel primo ventennio degli anni 2000.
Fumo e sport: rapporto impossibile
Proseguendo con un documento scaricabile liberamente dal Ministero della Salute, si capisce facilmente “l’esercizio fisico non protegge in alcun modo dal rischio che un fumatore abituale ha di ammalarsi di cancro al polmone”.
Pertanto utilizzare lo sport credendo che dopo ci si possa permettere di fumare, poiché le due cose si annullano, non è vero! Anzi, si aumentano il rischio di contrarre il tumore al polmone. Perciò: perché cominciare?
La prevenzione resta la migliore arma.
Quanti sportivi fumano?
Si stima che il 26,2% di coloro che praticano regolarmente sport, sia anche un fumatore.
Fumare e prestazione fisica: quali conseguenze?
Diversi sono gli studi pubblicati che hanno dimostrato effetti negativi del fumo sulla prestazione fisica.
Nel 2012, uno studio pubblicato sul Journal of Preventive Medicine and Public Health, ha mostrato una diminuzione di forza in chi era fumatore rispetto a chi non lo fosse (Saito et al. 2012), così come nella performance di endurance (Hashizume K, Kusaka Y, Kawahara K 1999).
Così è facile intuire come chi è fumatore vada incontro ad un abbassamento delle prestazioni fisiche, sia di forza sia di resistenza.
REFERENCES:
- Hashizume K, Kusaka Y, Kawahara K (1999). Effects of cigarette smoking on endurance performance levels of 16- to 19-year-old males, Environ Health Prev Med; 4(2): 75–80.
- Ministero della Salute – Il tabagismo: epidemiologia
- Onor IO et al. (2017). Clinical Effects of Cigarette Smoking: Epidemiologic Impact and Review of Pharmacotherapy Options, Int J Environ Res Public Health. 14(10): 1147;
- Saito T et al. (2012). Relationship Between Cigarette Smoking and Muscle Strength in Japanese Men, J Prev Med Pub Health; 45(6): 381–38.
- Thirión-Romero I et al. (2019). RESPIRATORY IMPACT OF ELECTRONIC CIGARETTES AND “LOW-RISK” TOBACCO, Rev Invest Clin; 71(1):17-27
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