Allenamento e fasi sensibili: tabella di Martin
Conoscere le fasi sensibili per capire quando e come sviluppare le diverse capacità fisiche. Lo sviluppo psicofisico del giovane è spesso in contraddizione con la necessità dello sport di iperspecializzare fin da subito il bambino per avviarlo verso l’agonismo. Al tempo stesso, nonostante un’ipocrisia imperante nello sport per quanto riguarda i giovani sportivi, analizzare le fasi sensibili utili per lo sviluppo delle capacità fisiche permette agli allenatori di programmare consapevolmente l’allenamento e preservare la salute del giovane. L’obiettivo è il corretto sviluppo e apprendimento motorio che possa poi essere utilizzato per la preparazione sport-specifica.
Le fasi sensibili in allenamento
Parlare di fasi sensibili ci avvicina al concetto di allenabilità. In un articolo del nostro blog su “allenamento e allenabilità” abbiamo visto come l’allenabilità sia quanto possiamo migliorare una qualità fisica dal nostro livello di partenza.
Alcune capacità non solo hanno un’allenabilità differente, ma alcune fasi della vita risultano fondamentali per poterle sviluppare al meglio. Proprio per questo, quando alleniamo determinati aspetti della performance, la tabella di Martin ci aiuta a capire quando è il momento giusto per allenare alcune capacità rispetto ad altre.
Nelle facoltà di Scienze Motorie, parlare di fasi sensibili è un tema accennato in pochi corsi frettolosamente, senza che i futuri professionisti ne capiscano l’importanza.
La tabella di Martin sulle fasi sensibili
L’infanzia e l’adolescenza sono momenti prolifici per lo sviluppo delle capacità coordinative. L’età post-puberale è più adatta per focalizzare gli sforzi dell’allenatore e del preparatore fisico allo sviluppo delle capacità condizionali.
La concezione precedente di credere che una volta perse le età sensibili non si possa più fare nulla per lo sviluppo delle capacità coordinative è alquanto estremista, nonostante ci sia un fondo di verità. Tutte le qualità fisiche possiamo svilupparle a qualunque età, ma il problema risiede nella loro allenabilità e quindi nella loro possibilità di miglioramento.
Nel 1982, Martin identificò le fasi sensibili e divise le qualità fisiche in base a quando il loro grado di allenabilità risultava massimo.
Le tabelle presentate evidenziano in quali età è consigliabile sviluppare determinate capacità coordinate, condizionali e affettivo-cognitive.
A cosa serve la tabella di Martin?
A programmare consapevolmente un lavoro fisico che si conforme con le richieste di sviluppo del giovane, in funzione dell’età. A questo si aggiunge un particolare importante: la massima voglia di apprendimento viene evidenziata tra i 7 e gli 11 anni. Questo permette all’allenatore di proporre lavori che siano tra loro eclettici, nell’ottica di garantire uno sviluppo a 360° delle capacità fisiche.
Quali capacità fisiche sviluppare durante le diverse fasi sensibili
In breve possiamo dividere le età in diverse fasi, in cui sarà importante sviluppare determinare skills motorie. Tra le capacità fisiche da sviluppare, troviamo:
- Rapidità: tra i 7 e i 13 anni.
- Resistenza: tra gli 11 e i 15 anni.
- Forza: tra i 13 e i 15 anni.
Quanto riportato da Martin non deve trarre in inganno il professionista: non ci si limita allo sviluppo delle capacità nelle sole età riportate, ma devono essere utilizzate in ottica pedagogica. Per esempio la forza sarà fondamentale svilupparla sempre, ma nella fascia di età tra i 13 e i 15 anni si avrà il massimo picco e così per le altre capacità fisiche.
Inolte ricordiamo come la rapidità e la resistenza siano esse stesse espressioni di forza e pertanto questa tabella può essere considerata valida nella sua globalità.
Buona programmazione.
Corebo – Formazione e Aggiornamento per lo Sport