Fisioterapia: cos’è e come ci può aiutare?
Dai disturbi dell’invecchiamento, al recupero da infortuni, fino a chiavi chinesiologioche che si possono concatenare con il lavoro del laureato in Scienze Motorie.
L’unione fa la forza e in un mondo ideale, fisioterapia e scienze motorie si uniscono per fornire ai clienti il massimo dell’assistenza possibile per il miglioramento del proprio stile di vita.
La fisioterapia deriva dalla medicina e prevede il recupero della funzionalità di parti del corpo che sono state compromesse da eventi traumatici.
Da dove nasce la fisioterapia
Non parliamo solo di un ambito biomeccanico, ma anche neurologico. Il primo fisioterapia riconosciuto a livello storico è stato Ippocrate nel V sec. a.C. che aveva già evidenziato l’utilità di massaggi, di tecniche di trazione e di manipolazione.
Per avere però notizie della fisioterapia come la intendiamo oggi dobbiamo aspettare il XIX secolo. Sarà Pehr Henrik Ling a diffondere quella che verrà battezzata come “scuola svedese“. All’interno del suo metodo si prevedevano proprio esercizi ginnici e tecniche di trazione.
A cosa serve
La fisioterapia ha lo scopo di restituire la funzionalità al corpo. Tale funzionalità può essere stata compromessa per le ragioni più diverse: evento acuto o cronicizzato, per un evento fisico o neurologico.
Che cosa utilizza la fisioterapia
Per il lavoro fisioterapia si fanno eseguire esercizi specifici, si utilizzano piccoli attrezzi o strumenti medicali, al fine di permettere un recupero funzionale.
Fisioterapia e movimento: due armi per combattere i disturbi più diversi
In un portale come il nostro dedicato allo sport, al fitness e all’esercizio fisico, bisogna sapere che fisioterapia e movimento sono due facce della stessa medaglia. Sono necessarie competenze molto diverse tra loro, ma nel complesso agiscono per uno scopo comune: il benessere della persona.
Se da un lato fare esercizio ci permette di rafforzare il nostro sistema osteo-muscolare, dall’altra parte la fisioterapia ci consente di recuperare tutti gli aspetti funzionali compromessi.
Sono competenze diverse, ma talmente affini da essere da alcuni sovrapposte e, in alcuni casi, mal interpretate nella loro diversità.
Il percorso di studi del fisioterapista
Per diventare fisioterapista è necessario svolgere un percorso triennale in fisioterapia, con mesi di tirocinio in ospedale. Al termine del percorso di studi il fisioterapista può:
- manipolare manualmente le persone;
- proporre della mobilità e dello stretching passivo ai pazienti;
- proporre esercizi per il recupero funzionale;
- utilizzare piccoli strumenti elettromedicali per il recupero da infortunio.
Oggi il ruolo del fisioterapista è cruciale per molte persone. In un paese come l’Italia dove la popolazione è sempre più vecchia, il suo ruolo diventa sempre più predominante.
Corebo – Formazione e Aggiornamento per le Scienze Motorie
Tag:fisioterapia