Le specialità della corsa nell’atletica leggera
Atletica leggera è un termine utilizzato per inglobare tutte quelle discipline sportive che pongono al centro della loro eccezionalità il corpo umano come mezzo unico.
Sebbene l’atletica leggera inglobi una grande varietà di discipline in questo articolo vogliamo dare una visione d’insieme delle discipline riguardanti la corsa e il cammino.
Specialità della corsa nell’atletica leggera
Il campo da gara
Spesso le gare che prevedono la corsa si svolgono in campi o stadi sia all’aperto sia al coperto.
Il campo di atletica leggera ha una forma ben stabilita e regolamentata:
- Esso è formato da 6 o 8 corsie con forma ad anello. La lunghezza è di 400m misurati a 20 cm dal bordo interno della prima corsia.
- Ogni corsia deve essere larga 1,22 metri così da poter correre liberamente senza che gli atleti si ostacolino.
La lunghezza della pista è utilizzata come unità di misura in molte prove di corsa.
- Nelle prove dei 400 metri si percorre solo 1 giro di pista.
- Percorrere gli 800 metri significa completare 2 giri di pista.
- Per i 200 metri basta solo mezzo giro.
- I 10mila metri corrispondono a 25 giri e così via.
Pensate che le linee di partenza per ogni prova non sono uguali. Su una pista si possono trovare diverse linee e segni, di diversi colori, ognuno dei quali va ad indicare una partenza, la posizione di un ostacolo o la zona di cambio della staffetta.
Alcune precisazioni doverose:
- La partenza dei 200 e dei 400 metri sono indicate da linee di colore bianco perpendicolari alla corsia.
- Per la partenza degli 800m e della staffetta 4 x 400m, trovandosi queste in prossimità di quella dei 400m ma non esattamente nello stesso punto, la linea perpendicolare è bianca con un’indicazione scritta oppure con un tratteggio colorato bianco e azzurro o verde.
- Per le partenze delle gare più lunghe di 800m non è prevista la partenza in corsia, per questo sono presenti linee bianche continue, incidenti a tutte le corsie, per permettere agli atleti che parte nelle corsie più esterne di percorrere gli stessi metri di quelli che partono all’interno.
Questo viene fatto per compensare l’effetto distorcente delle curve, che renderebbe le distanze più lunghe man mano che ci si sposta nelle corsie esterne.
Cose fondamentali da conoscere sul campo gara dell’atletica leggera
- Per indicare la zona di cambio della staffetta la linea è di un colore diverso dal bianco e con un segno su essa identificativo che punta verso l’interno della zona stessa.
- Per indicare la posizione degli ostacoli, all’interno della corsia, sono presenti dei piccoli triangoli oppure delle tacche perpendicolari lunghe una decina di centimetri.
- Ogni gara prevede gli ostacoli posizionati a diverse distanze dalla linea di partenza e diverse distanze tra loro, per questo le tacchette identificative hanno tutte un colore diverso in base alla gara.
- Solo le linee dei 100m e dei 110m ad ostacoli hanno una posizione di partenza rettilinea con una linea bianca continua posta perpendicolare a tutte le corsie.
- L’arrivo generale è delimitato da una linea bianca posta perpendicolarmente a tutte le corsie e con numerazione di ognuna di esse, per facilitare il compito dei giudici in caso di arrivo molto incerto.
All’interno dell’anello, vi sono i settori per le altre specialità agonistiche: le corsie di rincorsa per il lancio del giavellotto, per il salto in lungo e il salto triplo e per il salto con l’asta. Inoltre troviamo la zona riservata al salto in alto e le piattaforme per il lancio del disco, del martello e del peso e ad altre specialità dell’atletica leggera.
Sempre più frequentemente, però, è possibile trovare le pedane di salto in lungo, triplo e getto del peso poste esternamente l’anello in modo da renderne la visione più spettacolare per il pubblico presente.
Per tutte le specialità della corsa è previsto il cronometraggio automatico. La rilevazione della velocità del vento con l’anemometro è prevista invece solo per le gare di 100m, 200m e 100/110 metri con ostacoli, oltre che per i concorsi di salto in lungo e salto triplo.
Le specialità della corsa e del cammino nell’atletica leggera
Queste specialità hanno come abilità principale la capacità di locomozione dell’essere umano.
Esse si dividono in corse di velocità ed ostacoli, staffette, corse di mezzofondo e corse di fondo o resistenza (includeremo in queste anche maratona e marce – specialità che di solito hanno un contesto a se stante).
Caratteristiche delle corse di velocità
Le corse di velocità sono tutte caratterizzate dalla partenza dai blocchi.
I blocchi sono particolari supporti fissate al terreno su cui poggiano le piante dei piedi.
- I blocchi consentono di finalizzare la spinta iniziale dei piedi attraverso la forza esplosiva.
- L’assegnazione della corsia, e dei blocchi interni o esterni, viene fatta in maniera casuale.
Prima dell’invenzione e dell’approvazione dei blocchi, nella linea di partenza, si scavavano due piccole buche dove inserire i piedi. Se il terreno franava prima del via non si poteva ripetere la gara e probabilmente si perdeva molta spinta in partenza.
Iscriviti al nostro Corso di Running Specialist. Interamente Online!
Le corse di velocità
Tra le corse di velocità abbiamo:
- 100 metri: la gara anaerobica per eccellenza.
- È una gara caratterizzata da uno sprint puro (accelerazione e mantenimento della velocità).
- La linea di partenza è rettilinea e non si possono infrangere (in nessun momento) le corsie laterali.
- 200 metri: alla velocità pura bisogna unire una piccola dose di resistenza per mantenere il ritmo della corsa.
- è la prima gara di partenza in curva.
- i blocchi di partenza sono disposti in modo sfalsato per garantire che la distanza sia uguale per tutti i corridori (l’arrivo è lineare).
- Si percorrono circa 80-90 m in curva, per poi accelerare ed entrare nel rettilineo (la seconda parte della gara è più veloce).
- 400 metri: risulta fondamentale la capacità di resistenza del ritmo, nonostante ci sia ancora una buona componente di velocità.
- Si effettua un giro completo della pista di atletica,
- partenza in curva, con i blocchi disposti in posizione sfalsata per compensare la distorsione generata da due curve.
- Distanza uguale per tutti gli atleti e arrivo su rettilineo.
- E’ indispensabile dosare le forze e saper correre a velocità diverse: generalmente i primi 200 m si percorrono velocemente mentre la seconda parte della distanza è inevitabilmente più lenta.
Tra le corse di velocità ci sono anche la corsa ad ostacoli.
Esse sono suddivise in 100 m femminili, 110 m maschili, 400 m maschili e femminili.
- L’altezza e la distanza di ogni ostacolo, sul campo di gara, è differente in base alla tipologia di gara (Figura 1).
- Gli ostacoli vengono superati con una particolare tecnica di esecuzione; essa consente di evitare il rallentamento del ritmo di corsa e si superare la gara con una cadenza di passi ottimale.
- L’abbattimento di un ostacolo, nella propria corsia, non comporta punti penalità o squalifica.
- La squalifica arriva quando si abbatte, o si tenta di abbattere, un ostacolo della corsia avversaria oppure quando si supera un proprio ostacolo lateralmente.
Le staffette
Le staffette rappresentano l’unica vera competizione di squadra dell’atletica leggera.
In queste gare la distanza finale complessiva è percorsa, suddivisa da corse intermittenti, da 4 atleti.
- Gli atleti corrono in successione 4 distanze identiche scambiandosi il testimone (un tubo cavo liscio con una circonferenza di 12 cm e lungo 30 cm).
- Il cambio di testimone è un momento fondamentale poiché l’acquisizione della tecnica del cambio permette di guadagnare centesimi di secondo decisivi per la vittoria.
- Esso avviene in zone lunghe 30 m poste prima della linea di partenza.
- La zona di cambio era suddivisa in due parti: la zona di pre-cambio di 10 m e la zona di cambio di 20 m (in cui avveniva il cambio vero e proprio). Dal 2018 una modifica al regolamento ha eliminato le due zone distinte e ha creato un’unica zona di 30 m entro la quale l’atleta deve lanciarsi e ricevere il testimone dal compagno.
- I cambi del testimone sono in tutto 3 poiché il primo frazionista parte con il testimone già in mano.
- Le infrazioni che portano alla squalifica sono l’invasione della corsia interna e il cambio del testimone in una zona fuori da quella stabilita. La perdita del testimone è stata negli ultimi anni argomento di discussione e, nonostante regolamentata, la squalifica o meno sono ancora molto a discrezione del giudice di gara.
Esistono diversi tipi di staffette sia di velocità (4x100m, 4x200m, 4x400m), sia di resistenza (4x800m, 4x1500m) e miste (100m-200m-300m-400m). Poi troviamo anche le staffette 1200m-400m-800m-1600m (Staffetta su Distanze Miste).
Le gare hanno in comune la tecnica del cambio del testimone e la partenza con i blocchi del primo frazionista.
Le corse di mezzofondo
Le corse di mezzofondo comprendono distanze intermedie, tra gare di velocità e di resistenza.
La partenza avviene in posizione eretta e non più dai blocchi.
In queste competizioni occorre deve saper dosare bene le forze per poter arrivare ancora con le energie per sprintare nell’ultimo tratto rettilineo.
Le corse di mezzofondo sono:
- Gli 8oo metri: la gara di mezzofondo con i ritmi più elevati.
- La partenza avviene in curva, con la possibilità di partire in 2 per ogni corsia.
- Al superamento della prima curva gli atleti possono uscire dalle corsie ed occupare la prima corsia (corsia più interna), salvo poi utilizzare le altre corsie per superare un avversario o sprintare nel rettilineo finale.
- I 1500 metri: gara meno veloce degli 800m e con una maggiore componente di resistenza.
- La partenza è posta su una linea rettilinea subito dopo la prima curva prima del secondo rettilineo e gli atleti possono spostarsi nella corsia interna immediatamente dopo lo start. Questa modalità di partenza è comune anche a tutte le distanze di corsa superiori.
- I 3000 metri siepi: presentano caratteristiche particolari poiché bisogna superare ostacoli mobili e fissi.
- La linea di partenza è situata in posizione diversa in base alla collocazione della riviera, l’ostacolo fisso. Esso infatti si trova in prossimità della seconda curva, posizionato internamente o esternamente alle corsie di corsa abituali. Se interno, la partenza si troverà circa a metà del primo rettilineo, se invece l’ostacolo è esterno alle corsie, la partenza si troverà a circa metà del rettilineo finale.
- La modalità di partenza è identica a quella dei 1500m, ovvero con spostamento in prima corsia subito dopo lo sparo.
- Gli ostacoli vanno disposti sulle prime tre corsie.
- Fino alla conclusione del primo pezzo di giro non sono previsti passaggi di ostacoli. Il primo ostacolo che si incontrerà in gara sarà dopo circa 20m dal passaggio sotto l’arco dell’arrivo, quando mancheranno ancora 7 tornate alla fine della gara.
- Il secondo ostacolo si trova prima che finisca la prima curva, il terzo alla fine del primo rettilineo, e il quinto all’inizio dell’ultimo rettilineo.
- Il quarto ostacolo, quello fisso, come abbiamo già visto si trova a metà della seconda curva. È composto da un ostacolo seguito immediatamente da una fossa quadrata piena d’acqua.
- Complessivamente per i 3mila metri gli atleti percorrono 7 giri e un pezzetto di pista superando 28 ostacoli e 7 volte la riviera.
- Il ritmo di gara è sempre meno veloce anche per la difficoltà rappresentata dagli ostacoli da superare
Caratteristiche degli ostacoli mobili nell’atletica leggera
Gli ostacoli mobili, generalmente in legno, sono alti 91,4 cm, larghi 3,96 m, profondi 12,7 cm e pesanti 80/100 kg. Gli ostacoli fissi hanno caratteristiche analoghe a quelli mobili e immediatamente dopo l’ostacolo deve essere superata una fossa quadrata piena d’acqua, profonda 70 cm e con il fondo degradante, avente le dimensioni di 3,66 x 3,66 m.
Le specialità della corsa nell’atletica leggera: le corse di fondo o resistenza
Le Corse di fondo o resistenza (includendo anche la maratona e la marcia) analogamente alle gare di mezzofondo sono prove di resistenza. Più km si percorrono più la componente di resistenza si intensifica, eliminando quasi completamente la componente di velocità.
Le gare di fondo e di resistenza comprendono distanze molto lunghe e sono:
- I 5000 metri: gara di resistenza dove è possibile ancora conservare energie per poter concludere gli ultimi giri in velocità.
- La partenza avviene con le stesse modalità delle gare superiori ai 1500m, con spostamento “alla corda” subito dopo il via.
- La gara è articolata su 12 giri e mezzo di pista.
- I 10mila metri: prove di resistenza impegnative dove spesso c’è un vero e proprio distanziamento e arrivo solitario.
- La gara si articola su 25 giri ed è la più lunga di quelle che si disputano su pista.
- Di solito una buona strategia è quella di impadronirsi della posizione di testa prima degli ultimi giri così da poter completare la corsa con un piccolo recupero e uno scatto finale.
- La maratona: gara di resistenza per eccellenza.
- Si percorre una distanza pari a 42,2 km.
- Essa si sviluppa in un percorso podistico disposto al di fuori della pista di atletica, frequentemente su un percorso stradale che interessa le vie della città che ospita la manifestazione.
- Alcune volte la partenza avviene all’interno della pista di atletica e, dopo un giro, i concorrenti escono dallo stadio iniziando il percorso stradale.
- Rientrano in pista alla fine del percorso per concludere la gara con l’ultimo giro degli anelli.
- Agli atleti sono concesse 7 postazioni, detti spugnaggi, dove poter rifornirsi di acqua e idratate il fisico (con spugne piene d’acqua).
- La prima postazione si trova dopo 11 km dalla partenza mentre le altre sono intervallate ogni 5 km.
- In presenza di particolari condizioni climatiche, il numero di postazioni di spugnaggio può essere aumentato.
- Ci sono anche altre 8 postazioni dove si garantisce il rifornimento alimentare per la percorrenza della gara (di solito formato da gel di carboidrati).
- La marcia: è una specialità del settore e non corrisponde ad una vera e propria corsa ma bensì una camminata a passo veloce.
- La marcia è l’espressione atletica del cammino e consiste in una progressione costante ed armonica dei passi.
- L’atleta è obbligato a mantenere il contatto con il terreno di almeno uno dei due arti inferiori.
- Secondo il regolamento <il piede avanzante del marciatore deve venire a contatto con il terreno prima che il piede posteriore lo lasci> (Fidal, 2017).
- La perdita di contatto, evidente, prevede la squalifica dalla gara.
- Le gare ufficiali coprono le di stanze di 20 o 50 km.
- Sui percorsi sono inseriti i tabelloni degli arbitri, i bagni, stazioni di spungaggio e abbevera mento.
Sia per la maratona che per la marcia gli atleti possono ritirarsi dalla gara in qualunque momento. Il medico “da campo” può obbligare il ritiro dalla gara di un atleta qualora lo ritenesse in condizione di pericolo per la salute fisica.
Conclusione
Nell’atletica leggera esistono diversi tipi di competizioni.
Esse possono essere divise in gare di corsa o camminata, gare di specialità come il salto e il lancio e gare miste.
In questo articolo abbiamo visto le varie gare di corsa e cammino.
Esse si differenziano per la velocità utilizzata durante la deambulazione, per la presenza o no di ostacoli e per le strategie tecniche adattate al tipo di gara da svolgere.
Le gare di velocità comprendono percorsi rettilinei brevi, come i 100m, i 200m e i 400m, man mano che aumentiamo le distanze ci imbattiamo in prove che hanno una componente resistenza maggiore, come gli 800, i 1500m, fino ad arrivare a gare dove la resistenza è l’unica arma a nostra disposizione, come i 5mila km e le gare di maratona o marcia.
Tra queste prove esistono anche gare con un certo grado di abilità. Esse comprendono tutte le gare con gli ostacoli, dai 110m ad ostacoli fino ai 3mila metri siepi,
Infine un occhio particolare va alle gare di “squadra” le uniche disputate con il cambio del testimone.
Nel prossimo articolo ci concentreremo sulle varie specialità dell’atletica leggera così da comprendere e padroneggiare tutte le discipline dell’atletica leggera.
A cura del Dr. Corrado Galazzo
Revisione di Andrea Carioti – Atleta