L’aiuto dei batteri per la vita umana
Ospitiamo trilioni di trilioni di esseri viventi che ci popolano. Possiamo dire paradossalmente che siamo noi ad essere loro ospiti e non viceversa. Una provocazione che non è molto distante dalla verità.
Senza i batteri non riusciremmo a vivere. Essi infatti aiutano a scomporre ciò che ingeriamo per renderlo più facilmente assorbibile, ci difendono dall’attacco di altri batteri patogeni e hanno lo scopo di migliorare e mantenere il nostro stato di salute.
Questi esseri invisibili all’occhio nudo vivono appena 20 minuti e sono in grado di replicarsi ad una velocità impressionante, migliorando per ogni divisione i loro geni. Questi comunicano tra loro anche con altri batteri morti, assorbendo una parte dei geni, imparando dagli errori dei loro vicini e sono persino in grado di evolversi ad una velocità che noi possiamo solo sognarci.
L’aiuto dei batteri per la vita umana
I batteri possono in pochi giorni generare un quantitativo di batteri che batterebbe l’insieme di tutti gli esseri umani prodotti nel corso di tutta la nostra storia. Di fatto noi siamo il prodotto di batteri e viviamo grazie a loro. Possiamo studiare tutti i nostri meccanismi fisiologici conosciuti nel loro più infimo dettaglio e nonostante questo sono i batteri che manterrebbero in buona salute il nostro corpo.
Dal punto di vista biologico, ognuno di noi potrebbe avere differenze anche significative nel numero e nella distribuzione di microbi nel nostro corpo.
I batteri come un organo
Per quanto il titolo del paragrafo sembri ironico, alcuni studiosi stanno pensando di catalogare i batteri come fossero un vero e proprio organo con funzioni ben precise, alcune delle quali abbiamo citato all’inizio di questo articolo.
Dal punto di vista genetico, abbiamo un quantitativo di geni che è pari all’1% del numero di geni nostri. Il 99% dei geni presenti nel nostro corpo sono quelli dei batteri che ci popolano.
Biologicamente parlando sono numeri che lasciano stupefatti. L’interazione con l’ambiente, la dieta seguita, il tipo di parto avuto, l’allattamento e le interazioni con altri esseri umani ci fanno sviluppare una flora batterica unica nel suo genere. Certo, ci sono molti punti in comune con altri esseri umani, ma diverse popolazioni batteriche potrebbero essere in sottonumero o sovranumero in base a cosa abbiamo fatto nella nostra vita.
La maggioranza dei batteri presenti nel nostro corpo sono commensal, cioè vivono nel nostro corpo e lo aiutano a rimanere in salute. Una parte invece sono patogeni, cioè alterano le nostre funzioni biologiche e causano infezioni e malattie di ogni genere.
I batteri commensali possiamo paragonarli ad un’orchestra coordinata a suonare un pezzo musicale che ha come titolo “salute”. Tutti sono coordinati e ben attenti a svolgere delle funzioni che ci aiutino nei più disparati ambiti.
Pazzesco pensare che i batteri siano così diversi tra loro: alcuni estremamente nocivi e mortali, altri amichevoli e di supporto.
Il microbiota intestinale
L’insieme dei batteri che popolano il nostro intestinale prende il nome di microbiota intestinale. Il diverso pH presente in tratti intestinali diversi, è considerato un semaforo per i batteri presenti per capire quale tratto è più adatto per essere colonizzato. Il pH è garantito da loro e al tempo stesso è ciò che permette ad alcuni ceppi di proliferare e ad altri di morire e di doversi spostare altrove.
Il nostro intestino è un universo per loro: un mondo enorme dai paesaggi più diversi e dalle popolazioni diverse (proprio come il nostro mondo). Quando pensiamo di poter modificare a nostro piacimento il pH dell’intestino attraverso l’utilizzo di integratori e supplementi, dobbiamo pensare agli enormi danni che potremmo provocare ad un sistema ben collaudato come quello del nostro intestino.
Per fortuna, anche l’introduzione di sostanze che alterano il pH hanno come prima barriera lo stomaco, molto acido, un primo tratto dell’intestino acido, il cui pH è acido grazie ad una popolazione di batteri definiti Lactobacillus Acidophilus. Questi batteri sono interessanti perché producono acidofilina, una sostanza in grado di acidificare e prevenire l’infezione di alcuni batteri che utilizzano l’ureasi per proteggersi, come l’Helicobacter Pylori.
Potremmo citarne decine di batteri che hanno funzioni interessanti e utilissime. Tutti sono coordinati per aiutarci a stare in buona salute, tranne alcuni che se prosperassero provocherebbero danni ingenti e metterebbero a repentaglio la nostra stessa vita.
Il microbiota intestinale sembra coinvolto in una moltitudine di funzioni che toccano il metabolismo dell’insulina, l’assorbimento degli zuccheri, delle proteine e dei lipidi, oltre che l’utilizzo e lo smaltimento della fibra alimentare.
Quello che mangiamo condiziona lo stato di salute del nostro intestino, perchè influenza in modo diretto lo sviluppo della nostra flora batterica intestinale. Nei primi istanti di vita, il neonato inizia a popolare il suo tratto gastro-intestinale grazie alla flora batterica della mamma. Il parto è un momento cruciale per il bambino e per il suo futuro stato di salute. Un parto naturale o cesareo possono cambiare radicalmente lo sviluppo del microbiota intestinale, argomento che tratteremo in futuri editoriali e corsi di formazione, in quanto complesso.
Il microbiota cutaneo
Concludiamo questo primo articolo sul mondo microbico umano, con il microbiota cutaneo. Sulla nostra pelle risiedono miliardi di batteri che aiutano ad innnalzare una barriera di protezione dall’attacco di agenti patogeni. Lo sviluppo della flora batterica cutanea è influenzata da quanto ci laviamo, quanto e quale sapone usiamo, antibiotici usati e per quanto tempo e situazioni di stress.
Il nostro corpo è strettamente connesso al mondo microbico e grazie ad esso vive e rimane in salute o va incontro a problemi.
Il pH della cute, proprio come il pH intestinale, subisce alterazioni nel corso della nostra vita e può portare a creare un terreno fertile per specie batteriche non autoctone e patogene.
A seconda dei distretti corporei abbiamo popolazioni batteriche diverse. Un classico esempio è il microbiota cutaneo dei piedi che utilizza alcune sostanze contenute nel nostro sudore e gli conferisce il tipico “odore di piedi”.
Un corpo popolato da batteri
Abbiamo capito come il nostro corpo sia un universo di batteri e per mezzo di alcuni di questi riusciamo a vivere e a proteggerci. Incredibile come degli esseri viventi così piccoli possano essere così fondamentali per noi.
Alcuni batteri del tratto orale sono addirittura in grado di produrre sostanze che inibiscono la proliferazione di batteri patogeni. Possiamo considerarli come se fossero degli antibiotici prodotti dai batteri stessi per controllare lo sviluppo di alcuni ceppi e garantire che la fora batterica rimanga entro certi limiti o con determinati ceppi specifici.
Un universo batterico i cui meccanismi restano ancora in parte sconosciuti. In questi ultimi anni si sta cercando di capire se lo sviluppo di determinati ceppi intestinali o cutanei possano essere precursori di malattie degenerative, di problematiche metaboliche quali l’obesità oppure di stati carenziali e di infiammazioni.
Nel mondo dello sport si stanno aprendo ipotesi sulla possibilità che il microbiota intestinale sia in qualche modo in connessione con la nostra possibilità di fare una buona prestazione, mediante la produzione di sostanze specifiche e un maggior assorbimento o meno di nutrienti.
Vedremo nel futuro cosa scopriremo e noi cercheremo di tenervi aggiornati.
A cura del Dr. Giulio Merlini
Tag:biologia e sport