Come cambierà il mondo delle palestre (e del fitness) al termine della pandemia
In questo periodo di chiusure prolungate dei centri fitness, molti trainer si sono attrezzati per poter svolgere lezioni da casa. Basta un pc, una webcam e una buona connessione internet per poter organizzare piccoli gruppi di lavoro o addirittura lezioni individuali comodamente dalla propria abitazione.
È passato più di un anno dal primo lockdown nazionale e molti trainer potrebbero decidere di stabilirsi definitivamente nell’etere per poter svolgere il loro lavoro. Se pensiamo che lavorare in un centro fitness significa pagare un affitto e spostarsi in macchina, non è detto che il mercato del fitness torni più come lo conoscevamo, almeno per i trainer più navigati. Sicuramente questa pandemia ci ha fatto conoscere nuove modalità di lavorare e anche i più scettici hanno dovuto adeguarsi. La domanda è se una volta acquisito uno strumento si voglia tornare alla modalità lavorativa precedente. Esistono alcuni pro di questo periodo di lavoro da casa che potremmo portarci dietro per sempre anche una volta tornati alla normalità.
Come cambierà il mondo delle palestre (e del fitness) al termine della pandemia
Per gli utenti
Se ci pensiamo, allenarci da casa in piccoli gruppi di lavoro ci consente di risparmiare l’iscrizione di una palestra. Sembra il dettaglio più rilevante, ma ce n’è un altro ancora più importante: il tempo. Andare in palestra significa investire alcune ore del proprio tempo giornaliero per spostarsi, cambiarsi, svolgere la lezione, lavarsi, tornare a casa. Una lezione svolta direttamente dalla propria abitazione consente all’utente finale di terminare il lavoro, cambiarsi rapidamente e svolgere subito un’ora di lezione prenotata, senza costi di spostamento, senza costi di iscrizione in palestra e con la possibilità di prenotare il numero di lezioni al mese.
E per chi ama il rapporto umano, alcuni più abbienti declineranno sul personal trainer domiciliare, sempre per il medesimo discorso: un libero professionista che guadagna con il tempo avrà tutti i vantaggi nel prenotare il professionista più consono che venga direttamente da lui.
Il lavoro telematico ci ha anche insegnato che gli strumenti messi a disposizione dal web ci consentono di accorciare le distanze e di farci sentire vicini a coloro che sono connessi anche da tutt’altra zona geografica.
Per i personal trainer
Per chi è un addetto del settore sa bene che i costi di affitto di una struttura non sono irrisori e per i più fortunati si parla comunque di percentuali più o meno consistenti sull’ora di lezione. Senza contare che un affitto non tiene conto degli stop forzati, quali malattia e ferie. Un tassametro che continua ad esserci indipendentemente dal numero di ore di lavoro.
Questo periodo ha dato modo di pensare a tutti coloro che sono riusciti senza troppi indugi a convertire la maggior parte della loro utenza sul web. A questa percentuale di addetti, il ritorno in palestra potrebbe non essere scontato, perché significa creare un mercato parallelo che massimizza i guadagni e abbatte radicalmente i costi. Chi è un libero professionista sa bene che sono dettagli che fanno la differenza.
Una mentalità che cambia
Non ce ne stiamo ancora rendendo conto, ma questo periodo potrebbe aver cambiato radicalmente il mercato del fitness. Per sempre. Ci saranno sempre coloro che prediligeranno l’iscrizione in palestra, così come ci saranno sempre gli allenatori che insegneranno al loro interno, ma è chiaro che la digitalizzazione di servizi ha avuto un colpo di acceleratore senza precedenti. Se pensiamo che l’istruzione si è convertita all’online e moltissimi servizi sono interamente digitalizzati e hanno retto alle chiusure forzate, dovremmo capire che internet ha avuto anche molti effetti positivi.
Sia gli utenti sia gli addetti al settore avranno compreso, in un periodo così difficile, quanto gli attuali mezzi tecnologici possano diventare una risorsa e costituire una via d’uscita ad una situazione straordinaria come quella che stiamo vivendo.
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