Obesità: scelta o predisposizione individuale?
Obesità: scelta o predisposizione individuale? Si torna sopra un argomento che sempre più mi interessa, alla luce del fatto che persone con un introito calorico simile non è detto che ottengano il medesimo risultato o abbiano la stessa shape.
Questo perché se è vero che l’introito calorico veicola l’obiettivo di perdita o acquisizione di peso, è pur vero che l’espressione della fisiologia è individuale, pur avendo meccanismi comuni a tutti noi. È facile appurare che una dieta fornita a due persone non è detto che faccia ottenere lo stesso peso ad entrambe, a parità di esercizio fisico svolto. Tutto questo è spiegabile attraverso il fatto che in parte siamo ciò che assimiliamo e non soltanto che ciò che mangiamo, oltre a piccole differenze fisiologiche che ci rendono individui unici.
La complessità che risiede dietro l’argomento dell’obesità viene spesso ridotto ai minimi termini fornendo soluzioni che seppur vere sono semplicistiche.
Nel mondo del fitness tutto si riduce a:
Devi mangiare di meno e muoverti di più!
Una frase che avrò sentito dire talmente tante volte che in alcuni momenti ci ho pure creduto. Perché se ci pensiamo mangiare meno porta ad alcuni effetti, così come aumentare il dispendio energetico. Il bilanciamento tra introito e dispendio calorico ci permette di risolvere buona parte dei problemi legati al peso. Tuttavia sarà già capitato anche nella pratica di tutti i giorni di assistere a situazioni che non si riducono semplicemente a questo. In alcuni casi il problema è l’eccesso energetico, in altri casi la questione è ben più articolata e ci ritroviamo di fronte ad una grossa difficoltà nel perdere peso, nonostante il deficit calorico impostato.
Questo è spiegabile attraverso lo studio di che cos’è l’obesità, cioé una patologia ad insorgenza multifattoriale e cronico-metabolica. In molti casi si assiste ad una provvisoria perdita di peso a seguito di un percorso dietoterapico e ad una sua rapida riacquisizione una volta che si reimposta un regime normocalorico. Le persone che riescono a modificare radicalmente chi sono costituiscono quella percentuale di individui che non hanno ancora raggiunto la fase cronica della patologia e quindi l’intervento nutrizionale è risultato essere efficace fin dalle prime battute del percorso.
Obesità: scelta o predisposizione individuale?
I fattori che intervengono nell’insorgenza dell’obesità
È fondamentale ricordare che possiamo agire sui fattori modificabili, quali dieta e dispendio energetico. Purtroppo sui fattori sociali e sulla predisposizione individuale e sulle patologie manifeste è possibile agire in maniera circoscritta e con l’aiuto di un medico specialista. Questo porta con sè una serie di riflessioni importanti, perché coloro che delegano tutto alla responsabilità individuale perdono di vista la complessità dell’ambito e spesso riducono ai minimi termini un problema che di fatto neppure loro comprendono o non ne sono stati coinvolti direttamente.
Nei casi di sovrappeso e obesità è fondamentale agire su una corretta educazione alimentare che parta dalle basi, ancor prima di puntare alla perdita di peso. La perdita di peso diventa il prodotto di una serie di scelte che si consolidano e non di diete lampo che puntano al risultato solamente nel breve termine.
L’approccio è multidisciplinare e dev’essere tale proprio per la complessità dell’argomento.
Si può ragionare nel breve termine nel momento in cui abbiamo un rischio concreto per la nostra salute, ma il percorso dovrebbe prevedere una serie di approcci, da quello medico-dietoterapico e in affiancamento un percorso di educazione alimentare a 360°. A questo si aggiunge un percorso psicoterapico e un altro di attività fisica adattata. Tutto questo permette di agire sui fattori modificabili. L’obiettivo, ancora prima della perdita di peso, è il benessere della persona dal punto di vista fisico e psicologico.
La comunicazione nel trattamento dell’obesità e nell’incentivare stili di vita corretti
Nel libro “Fat Shame” si riporta una cosa interessante sul movimento Health At Every Size (HAES) che cerca di spostare il problema dell’obesità su un nuovo livello, cioé non quello di far perdere peso a qualsiasi costo, ma piuttosto di rendere le persone con un eccesso di peso più sane, a partire dalle abitudini e dagli stili di vita. Questo sposta il problema dal peso, motivo spesso di frustrazioni, ad un percorso più ramificato dove si presta attenzione ad una serie di fattori su cui agire per il benessere dell’individuo.
Quello a cui purtroppo si assiste nel mondo del fitness è ad una stigmatizzazione del problema con modalità comunicative e iniziative che invece di avvicinare persone con un eccesso di peso, spesso e volentieri le allontana. Tutto questo causa inevitabilmente un problema generato dagli stessi che invece dovrebbero puntare ad avvicinare proprio coloro che dall’attività fisica potrebbero trarne i maggiori vantaggi, così come da un percorso di educazione alimentare.
Allo stato attuale delle cose si assiste invece ad un paradosso: una comunicazione errata da parte di coloro che devono promuovere stili di vita corretti, con l’idea che la soluzione del problema sia semplicemente “mangiare di meno e muoversi di più”.
In conclusione l’obesità è una scelta o una predisposizione individuale? La risposta è dipende. In alcuni casi si assiste ad una mancata percezione dell’introito calorico, nella scelta di alimenti dall’alta densità energetica e quindi si ha come effetto un aumento di peso che può arrivare a sfociare in sovrappeso e obesità. In altri casi la questione è ben più complessa, essendosi cronicizzata in molti anni e portando ad alterazioni endocrine e all’insorgenza di altre patologie correlate con l’obesità e l’eccesso di peso.
Per chi si occupa di salute e prevenzione non è pensabile ragionare in minimi termini e ridurre il tutto a slogan semplicistici, ma ogni caso è da contestualizzare e monitorare in un percorso multidisciplinare con figure mediche di competenza.
A cura del Dr. Giulio Merlini
Biologo Nutrizionista
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REFERENCES:
- 1999). Sensory and hedonic associations with macronutrient and energy intakes of lean and obese consumers. Int J Obes Relat Metab Disord 23: 403–410. et al. (
- Erdman Farrell A (). Fat Shame. TLON.
- Mela DJ (2001). Determinants of Food Choice: Relationships with Obesity and Weight Control. Obesity; Vol. 9 Suppl. 4.