Corsi per diventare Nutrizionista: guida pratica
Corsi per diventare nutrizionista. Cosa devi assolutamente sapere per non cadere vittima di inganni pubblicitari? Innanzitutto non esistono corsi privati abilitanti alla professione. Semmai esistono corsi per ampliare il tuo bagaglio di conoscenze, ma nulla di più.
Perciò vediamo di porre alcuni punti sulle “i” e di capire quali sono i (per)corsi per diventare nutrizionista.
Diventare Nutrizionista: la guida per fare chiarezza
I corsi per diventare nutrizionista sono anche privati? Questa è la domanda che si pone in diversi blog della rete. Cerchiamo di fare chiarezza e non farci ingannare dalla promozione di corsi fintamente abilitanti. Questo articolo risponde alla sempre più alta fetta di persone che cerca in rete il percorso abilitante per diventare biologo nutrizionista.
Quali sono i (per)corsi per diventare nutrizionista?
Rispondiamo in maniera netta: i corsi privati per diventare nutrizionista non esistono!
O meglio, il percorso per essere un professionista del campo della nutrizione, è offerto solo dall’Università. Infatti, sarà frequentando i corsi universitari in biologia che si potrà sostenere l’esame di stato per biologo. A sua volta, questo concorso permetterà al neo-laureato di diventare un nutrizionista. In altre parole: il nutrizionista è un biologo, iscritto regolarmente all’albo, previo superamento dell’esame di stato.
L’esame di stato di biologo è l’unico requisito per diventare biologo nutrizionista?
L’esame di stato da solo non basta. Bisogna possedere una Partita IVA con un codice ATECO preciso: 72.11.00 – “Ricerca e Sviluppo nel Campo delle Biotecnologie”.
Inoltre bisognerà avere una polizza assicurativa, l’iscrizione obbligatoria all’ENPAB, l’Ente di Previdenza ed Assistenza ai Biologi e un indirizzo di posta elettronica certificata.
Attenzione alle figure professionali non abilitate!
L’educatore alimentare: chi è per legge?
In questo settore è necessario fare attenzione alle parole. Per essere l’educatore alimentare esistono dei corsi privati di uno o più weekend.
Ma questi non danno l’abilitazione a prescrivere diete. Questo significa che coloro che lo fanno sono fuorilegge e commettono abuso di professione (art. 348 del codice penale). I corsi per diventare educatore alimentare sono ben altra cosa dai corsi universitari che preparano a diventare biologo nutrizionista.
E allora a cosa servono i corsi privati?
Sicuramente aiutano ad aumentare le conoscenze in un determinato ambito.
Gli stessi nutrizionisti partecipano ogni anno a corsi erogatori di ECM per continuare l’aggiornamento e rimanere al passo con le evoluzioni nel campo medico e biologico. Poi esistono i corsi non erogatori di ECM. Questi servono a migliorare le conoscenze del biologo e, quindi, ci riferiamo al laureato in Scienze della Nutrizione (sebbene molti purtroppo abbiano altri tipi di magistrali).
Un’altra precisazione: il percorso universitario non prepara a elaborare diete. Ma insegna i processi da conoscere per estrapolare da soli le informazioni che servono a formularne. Solo che, come spesso accade, lasciare autonomia alle persone porta inevitabilmente a parecchi fraintendimenti.
I finti corsi per diventare nutrizionista sono da evitare specie se non mettono bene in chiaro il fatto che non sono corsi abilitanti, quanto piuttosto approfondimenti alla professione del biologo.
Falsi miti: vediamone alcuni.
- Nutrizionisti che prescrivono diete chetogeniche e iperproteiche a chiunque per perdere peso, senza un’attenta analisi delle problematiche e dei bisogni individuali;
- La stesura di piani alimentari per sportivi senza valutare gli eventuali effetti degli integratori, il loro meccanismo di azione e le loro contrindicazioni.
In questo caso sono i corsi privati, erogatori o meno di ECM, che aggiungono nozioni e aggiornamenti. Chi vuole svolgere la professione di nutrizionista dello sport deve conoscere alcuni principi sportivi importanti. Dalla supercompensazione al periodo di tapering dell’allenamento. Nozioni chiave indispensabili se vogliamo venire incontro al bisogno dello sportivo, che necessita di qualcuno che parli il suo stesso linguaggio.
Ed è così che, una volta abilitato, il nutrizionista dovrà intraprendere un percorso di aggiornamento e formazione che lo porti a diventare un professionista completo.
Invece, troppo spesso si consigliano acqua e limone al mattino o si decantano gli effetti di una dieta detox (senza alcun fondamento scientifico). Oppure ancora di una dieta alcalinizzante (ulteriore assurdità) basandosi sull’indice PRAL degli alimenti o sulle proprietà miracolose dei broccoli piuttosto che dei cavolfiori. Non si comprende come la nutrizione sia un intreccio complesso di fattori e non lo studio analitico di singoli eventi o nutrienti. Infatti il corpo umano non ragiona secondo singole molecole, ma con una moltitudine di meccanismi simultanei. Ancora oggi sono molti i falsi miti dell’alimentazione, come capita di verificare dalle diverse domande poste in tal senso nel corso di nutrizione e integrazione sportiva.
Corsi per diventare nutrizionista: alcuni falsi miti nel corso dei decenni
L’idea del nutrizionismo inteso come citato da Michael Pollan, cioè lo studio analitico di singoli eventi e molecole in un meccanismo complesso come quello del corpo umano, ha miseramente fallito. Dalle diete povere di grassi, che non hanno affatto risolto le “malattie del benessere”, sino alle diete povere di carboidrati. Sembrava si fosse capito tutto attraverso l’esclusione di singoli macro:
“Eliminate i grassi saturi”.
Nulla di più falso.
Il cuore preleva il 70% della sua energia da acidi grassi a lunga catena: questo a testimonianza che anche gli acidi grassi saturi sono importanti nella nostra alimentazione.
È l’eccesso a provocare il danno
Eppure quanti continuano a parlare di acidi grassi saturi come se fossero il male assoluto?
In molti. Il problema nasce quando ad affermare una teoria piuttosto che un’altra sono gli stessi addetti del settore. Coloro che hanno una forte influenza sugli assistiti e che, tuttavia, non si fanno carico di tale responsabilità. Quando invece sarebbe sufficiente invitare alla moderazione.
L’eccesso di prodotti confezionati, ricchi di acidi grassi saturi, oppure l’eccesso di zuccheri semplici si è visto portare ad una serie di problematiche. Dall’insulino-resistenza all’aumento di peso allo sviluppo dell’aterosclerosi e patologie cardiovascolari.
Si potrebbe continuare con la lista e con le leggende metropolitane.
Quale arma ha il nutrizionista, come qualsiasi altra persona che desidera solamente conoscere alcune tematiche e non svolgere la professione?
L’unica arma è l’istruzione, la continua formazione.
I corsi per diventare nutrizionista? Sebbene l’università dia il titolo e poi l’esame di stato, l’abilitazione, è necessario continuare a formarsi. L’università accende il pensiero critico, insegna i fondamenti biochimici per comprendere la macchina umana. Il passo successivo è specializzarsi. Per diventare esperti nella nutrizione sportiva è necessario frequentare tanti corsi diversi che diano le basi determinanti sul mondo sportivo e sulla prestazione. Per aiutare tutti coloro che desiderano ampliare le proprie competenze abbiamo realizzato un mega corso online di alimentazione e integrazione sportiva, composto da 20 moduli, per fornire tutte le conoscenze più aggiornate su questi argomenti.
Se qualcuno dovesse chiedervi dei corsi per diventare nutrizionista, adesso sapete la risposta:
- percorso magistrale in campo biologico;
- superamento dell’esame di stato.
Ultima precisazione doverosa. Per vedere chi è regolarmente un biologo nutrizionista può avvalersi del sito dell’Ordine Nazionale dei Biologi e inserire il cognome della persona interessata.
Se non è presente o deve essere aggiornato l’elenco oppure semplicemente non è una persona autorizzata dalla legge italiana a prescrivere diete. In altre parole sta commettendo un abuso di professione (art. 348 codice penale).
Diventare nutrizionista: come si fa? Solo con l’Università e il successivo superamento di un esame di stato.
A cura del Dottor Giulio Merlini
Tag:business
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