Scienza e pseudo-scienza: confusione nell’epoca del 2.0
Quando pseudo-scienza e la scienza vengono confuse?
Scienza e social network
L’innumerevole quantità di pagine presenti nei social network che decantano scienza senza essere portavoce di alcunché di scientifico ci spinge a fare chiarezza.
In questo articolo analizzeremo quali sono i metodi non scientifici che gli utenti confondono per scienza.
Nel 1970, Helmstadtler ha classificato alcuni metodi che sono stati utilizzati per diffondere la conoscenza senza che ci siano prove scientifiche a supporto. Di seguito riportiamo i metodi non scientifici più comuni.
Convinzione conosciuta anche come ostinazione
È l’esempio più lampante che troviamo nei diversi commenti di navigatori che affollano il web. La convinzione derivante da fonti non attendibili, ma scritte in modo persuasivo, portano molti utenti ad abbracciare idee pseudoscientifiche e le cosiddette fake news.
Le convinzioni rappresentano la fonte meno attendibile di conoscenza.
Su tutte basti pensare alle teorie che vengono menzionate nei libri che devono promuovere una dieta. C’è chi scrive che siamo nati per essere vegani, carnivori od onnivori, a seconda del messaggio che si vuole passare al lettore.
Tutti sembrano aver ragione e si muovono nella direzione di far leva sulle emozioni. Ogni utente sposerà la teoria che più si avvicina al suo modo di pensare, senza che questa rappresenti necessariamente la verità o sia la voce della scienza.
L’influenza dell’Autorità
Il citare una persona autorevole è uno dei metodi più utilizzati per veicolare le idee, seppur false, e far breccia nel lettore.
Basti pensare a quanti prodotti vengono pubblicizzati da medici, premi Nobel o sportivi famosi.
Si fa leva sull’autorità di un individuo per convincere le persone in buona fede. Il concetto è: “Se lo dice lui, allora è vero”.
Ricordiamo però che l’idea sbagliata e non scientifica di una persona autorevole non rende maggiormente corretta l’informazione!
Un’idea sbagliata resta sbagliata indipendentemente da chi la esponga.
L’uso dell’Intuizione
L’intuizione è stato uno dei metodi che per diversi secoli ha mosso il mondo della scienza.
L’intuizione per la descrizione di un fenomeno è valida solo se viene provata la sua veridicità.
In ultima istanza, una volta provata la veridicità di un’affermazione andrà confermata da ulteriori studi che possano consolidare la teoria.
Il principio causa-effetto, la razionalità non razionale!
Il ragionamento per enunciazioni non porta necessariamente ad affermare che alcuni fatti siano collegati da un principio di causa-effetto.
Facciamo un esempio, riportato sul libro Metodologia della ricerca per le scienze motorie e sportive di Thomas, Nelson e Silverman:
“I giocatori di basket sono alti
Mario Rossi è un giocatore di basket
Pertanto Mario Rossi è alto”
Questa frase dimostra che la razionalità è fondamentale per il metodo scientifico, ma non può essere utilizzata da sola per arrivare a produrre conoscenza, perché può sbagliare.
Infatti il ragionamento secondo cui i giocatori di basket mostrano un’altezza superiore rispetto ad altri sportivi, non significa che Mario Rossi sia alto.
La razionalità ha i suoi limiti, come sempre tutto va dimostrato in modo approfondito!
L’esperienza, il metodo empirico
In questo contesto l’esperienza dell’individuo è l’elemento che fa la differenza per sostenere le tesi.
Questo metodo risulta poco attendibile, in quanto la propria esperienza porta a ragionamenti che spesso non producono affermazioni o convinzioni veritiere.
Riportiamo un esempio classico.
Nel mondo del fitness è prassi sentire culturisti di vecchia data affermare teorie su come sia meglio un metodo rispetto ad un altro perché su di loro e i loro atleti ha funzionato quel metodo. Sappiamo bene però che il risultato di un allenamento non è legato solo alla metodica, ma alla sua personalizzazione e all’influenza dell’alimentazione anch’essa personalizzata!
Viene da sé come affermazioni di questa natura non rappresentino alcunché di scientifico e anzi, spesso lasciano spazio a fraintendimenti e convinzioni non attendibili.
Possiamo dire che: “Esperienziale non è per forza Sperimentale!”
Considerazioni finali
Secondo Karl Popper, uno dei filosofi più importanti del XX secolo, per provare l’efficacia di una teoria o di una convinzione va sottoposta a esperimenti scientifici che provino la veridicità di quanto affermato.
È proprio per questo principio che un lavoro scientifico è sottoposto al processo di peer-review: lo si spedisce cioè ad un editore che provvederà a farlo correggere dai migliori esperti di quel campo.
È così che un lavoro scientifico viene pubblicato.
L’auto-pubblicazione non ha alcuna validità, sebbene venda milioni di copie…
Ricordiamo inoltre che la vendita di un libro non prova in alcun modo quanto le informazioni contenute in esso siano attendibili, prova solo il successo commerciale non quello scientifico!
Un libro per il grande pubblico non è detto che sia scientifico (quasi mai lo è), ma risponde piuttosto ad esigenze specifiche del mercato.
Molti siti e gruppi dei social network citano libri che vogliono raccontare “la verità di come stanno le cose”, ma spesso sono libri privi di ogni fondamento e con la scienza hanno poco a che vedere. Eppure vendono milioni di copie facendo leva sulle paure,le emozioni e le superstizioni delle persone.
La scienza, gli studi e qualche consiglio
Pertanto è importante:
- Leggere da chi è stato pubblicato uno studio
- Valutare come è stato condotto l’esperimento
- Ricercare quante persone hanno preso parte allo studio
- Analizzare le variabili e i fattori fuorvianti
- Guardare per quanto tempo è stata condotta una ricerca
Questi sono solo alcuni dei criteri a cui dobbiamo prestare attenzione.
“Costruire teorie prima di aver raccolto i fatti è un errore madornale: conduce ad adattare i fatti alle teorie, invece che adattare le teorie ai fatti”
Sir Arthur Conan Doyle
A cura del Dottor Giulio Merlini
Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo!
Forse potrebbe interessarti anche:
Le dieci leggende dello Sport da sfatare
____________________________________________________________________
Tag:biologia e sport