Sistema immunitario e Sport
Sistema immunitario e sport
Un argomento complesso che cercheremo di riassumere brevemente in questo articolo elaborando la letteratura scientifica presente in questo ambito: sistema immunitario e sport.
Come viene influenzato il sistema immunitario dall’esercizio fisico?
Un tema molto discusso nel mondo dello sport è se l’attività fisica sia in grado di modulare la funzionalità immunitaria. Infatti negli anni ’90 del XX secolo sono stati prodotti almeno due terzi degli studi scientifici su questo argomento. Dunque dall’analisi del loro contenuto emergono quattro argomentazioni interessanti relativi al sistema immunitario e sport (Nieman & Pedersen 1999):
- Le modificazioni in acuto del sistema immunitario a seguito di esercizi prolungati e intensi;
- La differente risposta immunitaria tra atleti e non-atleti;
- Il ruolo della nutrizione nell’attenuare i cambiamenti immunologici indotti da esercizio fisico;
- La funzione dell’esercizio fisico nel limitare l’immunosoppressione in soggetti affetti da HIV o in soggetti anziani.
Procediamo per gradi e analizziamo punto per punto le osservazioni appena esposte.
Sistema immunitario e Sport: modificazioni in acuto a seguito di esercizi prolungati e intensi
L’esercizio fisico prolungato porta a cambiamenti nella funzionalità del sistema immunitario comportando due principali alterazioni fisiologiche:
- Un effetto pro-infiammatorio dovuto all’aumento del numero dei granulociti e dei monociti presenti nel sangue e un innalzamento dei livelli di interleuchina-6;
- Un effetto anti-infiammatorio svolto dall’aumento del cortisolo e dei recettori antagonisti dell’interleuchina-1.
Questi due particolari eventi rappresentano il sistema di controllo e adattamento agli stress (Nieman & Pedersen 1999). Sebbene sovente si senta parlare dell’effetto negativo del cortisolo per la sua azione proteolitica e immunosoppressiva, queste azioni sono funzionali per il corretto ripristino dell’omeostasi corporea. Il cortisolo possiede, inoltre, altre azioni: da quella anti-infiammatoria a quella neoglucogenica e sodio-ritentiva, agendo indirettamente sulla pressione arteriosa.
Sistema immunitario e Sport: differente risposta immunitaria tra atleti e non-atleti
Negli atleti l’esercizio fisico intenso, o dopo una performance, sembra aumentare l’incidenza delle infezioni respiratorie. Al contrario durante esercizi di intensità moderata, gli atleti hanno una maggior protezione e un minor rischio di infezioni rispetto ai non-atleti. Inoltre Le cellule dell’immunità innata sembrano rispondere ad uno stress fisico cronico con un innalzamento delle cellule natural killer e un’immunosoppressione dei neutrofili. Pertanto le differenze che emergono tra l’ esercizio fisico acuto e quello cronico sono dovute al diverso livello di intervento da parte delle cellule dell’immunità innata.
Sistema immunitario e Sport: il ruolo della nutrizione
Il ruolo di alcuni nutrienti nel modulare la risposta del sistema immunitario, quali carboidrati, vitamina C e glutammina a seguito di esercizio fisico è trattato ampiamente della letteratura scientifica. Infatti i carboidrati sembrano mostrare un’azione interessante se assunti prima, durante e dopo un esercizio fisico di lunga durata per ridurre lo stress e la percezione di fatica. (Castell, Poortmans & Newsholme 1996; Nehlsen-Cannarella et al. 1997; Nieman et al 1997; Peters et al. 1996; Nieman & Pedersen 1999).
Esercizio fisico e immunosoppresione
Alcuni dati sembrerebbero suggerire che esercizi brevi possono migliorare la risposta immunitaria, agendo sui neutrofili e i CD4. Tuttavia nel cronico non ci sono dati solidi per suggerire l’effetto benefico dell’esercizio fisico in pazienti affetti, ad esempio, da HIV (Rigsby et al. 1992).
Scienza, Sistema immunitario e Sport: facciamo chiarezza
Il 14 ottobre del 2009 apparve un articolo sul New York Times che riportava come l’esercizio fisico strenuo potesse peggiorare le condizioni di salute degli sportivi. Al contrario di un esercizio fisico moderato che diminuiva la possibilità di contrarre infezioni. I fisiologi dello sport definirono questo fenomeno come un modello “a J”.
In breve i dati riportati dal New York Times erano relativi ad una ricerca scientifica condotta sui topi e pubblicata sul Journal Brain, Behavior, and Immunity. Dunque ancora oggi sembrano valide queste affermazioni, specie osservando i parametri biologici di sportivi praticanti endurance e ultra-endurance.
A cura del Dr. Giulio Merlini
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BIBLIOGRAFIA – REFERENCES:
- Bishop NC, Gleeson M (2009). Acute and chronic effects of exercise on markers of mucosal immunity, Front Biosci; 14: 4444-4456.
- Castell LM, Poortmans JR, Newsholme EA (1996). Does glutamine have a role in reducing infections in athletes?, Eur J Appl Physiol; 73: 488-51.
- Murphy EA et al. (2008). Exercise stress increases susceptibility to influenza infection, Brain Behav Immun; 22(8): 1152-1155.
- Naclerio F et al. (2017). Effects of protein-carbohydrate supplementation on immunity and resistance training outcomes: a double-blind, randomized, controlled clinical trial, Eur J Appl Phys; 117(2): 267-277.
- Nehlsen-Cannarella SL et al. (1997). Carbohydrateand the cytokine response to 2.5 hours of running, J Appl Physiol; 82: 1662-7.
- Nieman DC et al. (1997). Vitamin C supplementation does not alter the immune response to 2.5 hours of running, Int J Sports Nutr; 7: 174-84.
- Nieman DC, Pedersen BK (1999). Exercise and immune function, Sports Med; 27(2): 73-80.
- Peters EM et al.(1996). Vitamin C as effective as combinations of anti-oxidant nutrients in reducing symptoms of upper respiratory tract infection in ultramarathon runners, S Afr J Sports Med 1996; 11 (3): 23-7.
- Rigsby LW et al. (1992). Effects of exercise training on men seropositive for the human immunodeficiency virus-1. Med Sci Sports Exerc; 24: 6-12.
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Tag:biologia e sport
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