Allenare gli addominali bassi: serve davvero?
Le vacanze sono vicine e tutti i ritardatari si affrettano a sessioni interminabili in palestra per allenare gli addominali.
Si alternano richieste differenti: chi ha letto sull’ultimo giornalino dell’edicola come rimettersi in forma in una sola settimana e chi si avventura tra decine di blog della rete in cerca di un miracolo.
Il vero miracolo sarebbe stato convincere queste persone da settembre scorso di avere una certa regolarità in palestra e di decidere, finalmente, di modificare alcuni stili di vita: dall’avere più regolarità a tavola all’essere più attivi durante la settimana.
Ma come ogni anno, sappiamo bene che si preferisce perseverare in abitudini sbagliate per poi investire in qualche prodotto miracoloso asciuga soldi per avere lo stesso fisico, ma con qualche illusione placebo aggiuntiva di essere cambiati.
Ed è così anche per i nostri addominali, oramai avvolti da uno strato più o meno spesso di grasso.
Addominali bassi e dove trovarli: il nuovo film dell’estate
Purtroppo deludiamo fin da subito gli estimatori di questo gruppo muscolare: gli addominali bassi non esistono. Nell’articolo su “addominali in palestra” sfatammo già alcuni falsi miti diffusi, ma dobbiamo ricordare come anche alcuni libri di testo, purtroppo ancora oggi, menzionano una parte alta e una parte bassa dell’addome.
Il consiglio che vi diamo è di tenervi alla larga da questi libri e di indirizzarvi su altre tipologie di testi specifici.
La decorrenza delle fibre “dimenticata”
E ora veinamo ad un discorso che siamo soliti dimenticare, nonostante nel nostro blog e per i nostri lettori abituali abbiamo già trattato ampiamente. La legge del reclutamento muscolare ci insegna che una singola fibra muscolare, lungo la sua lunghezza, ha due destini: o si attiva completamente nella sua interezza, oppure non si contrae affatto.
Una volta compreso questo passaggio, dobbiamo sapere che la decorrenza delle fibre del retto dell’addome, si estende dallo sterno e dalle coste fino alla sinfisi pubica.
Perciò quando eseguiremo un crunch, l’attivazione avverrà su tutte le fibre del retto addominale, indiscriminatamente.
Come mai allora sento lavorare maggiormente la porzione alta durante il crunch?
Citazione del classico praticante di palestra
Il discorso è biomeccanico. Il motivo risiede nello starter del movimento: il busto che si flette verso le cosce per mezzo della contrazione dei muscoli addominali. Molti soggetti percepiscono molto più lavoro muscolare nella porzione toracico-costale, rispetto alla porzione più bassa. Da qui nasce il falso mito sull’allenare gli addominali bassi.
E coloro che vedono solo la porzione più alta del retto dell’addome e non quella più bassa? La ragione è l’aumento del tessuto adiposo e la lunga aponeurosi del muscolo che si porta fino alla sinfisi pubica.
Qualche suggerimento pratico per allenare gli addominali bassi
Se volete un addome allenato e muscolarmente sviluppato, è necessario fare alcune precisazioni.
Utilizzate un’intensità consona all’obiettivo che volete raggiungere. Se volete un addome muscoloso, le intensità di carico dovranno essere medio-alte.
Vi suggeriamo di cambiare gli esercizi e alternare esercizi dinamici ad esercizi isometrici e svolti su più piani di lavoro, per garantire un allenamento completo sulla cintura addominale.
Buon allenamento.