Campionati mondiali di atletica leggera 2019: Doha è stata la scelta giusta?
Quando per la 17a edizione dei campionati mondiali di atletica leggera venne scelta Doha, in Qatar, si sollevarono alcune perplessità da parte degli addetti ai lavori e degli atleti stessi, consapevoli che le condizioni climatiche in cui si sarebbero svolte le competizioni non sarebbero certo state delle più favorevoli.
La maratona femminile di Doha
A mondiali iniziati le previsioni più pessimiste si sono rivelate purtroppo vere, a cominciare dalla maratona femminile, che ha evidenziato tutte le criticità di far disputare una gara agonistica così intensa in una città situata a tutti gli effetti in mezzo a un deserto. La prima gara a medaglie di questi campionato ha registrato infatti una temperatura alla partenza di ben 32,7 gradi centigradi, con un’umidità che ha toccato punte del 73,3%: parliamo di una temperatura percepita che poteva toccare i 40 gradi.
Non suona quindi strano che la maratona femminile si sia trasformata in una sorta di marcia infernale, che tra bottigliette d’acqua, cubetti di ghiaccio e spugnaggi, non ha risparmiato le atlete in corsa, condannando alla resa ben il 41% delle partecipanti. Lungo il percorso ci sono stati svenimenti e in alcuni casi c’è stato bisogno dell’intervento di un’ambulanza, per reidratare e soccorrere le atlete che non hanno resistito al calore opprimente.
Tra queste le due atlete azzurre Sara Dossena e Giovanna Epis, che hanno dovuto cedere all’impossibilità di gareggiare in queste condizioni proibitive per il fisico, ma anche le tre atlete etiopi favorite della gara hanno dato forfait già a metà percorso. Completata la gara, in 30 sono finite al pronto soccorso per accertamenti.
A tagliare il traguardo per prima è stata la kenyana Ruth Chepngetich, assistita dal tecnico bresciano Federico Rosa, con un tempo di 2h 32’ 43”, il peggiore mai registrato nella storia per una campionessa iridata. Rose Chelimo, del Bahrein, e Halalia Johannes, Namibia, sono riuscite ad arrivare rispettivamente seconda e terza al traguardo.
Il Khalifa International Stadium
Per le altre competizioni dovrebbe aiutare la futuristica climatizzazione del Khalifa International Stadium di Doha. Un vero gioiello ingegneristico dotato di condizionamento dell’aria capace di mantenere una temperatura sui 25 gradi, pur essendo estremamente dispendioso vista la natura open-air dello stadio.
Le previsioni per i prossimi giorni delle competizioni non sono certo clementi, dato che parlano di temperature minime di 30 gradi e massime di 38. Bisogna quindi sperare che saranno approntate le contromisure più efficaci possibili, ma sicuramente non saranno le ultime polemiche di cui sentiremo parlare in questa edizione dei campionati mondiali di atletica leggera.