Come si corre una gara OCR?
OCR (Obstacle Course Race) è un termine che identifica un tracciato da percorrere a piedi attraverso una corsa intervallata da ostacoli naturali o artificiali.
Esistono gare stile Ninja Warrior in cui gli ostacoli sono mediamente complessi e ravvicinati tra loro, (massimo qualche centinaia di metri). Oppure gare di distanza maggiore, da un paio di chilometri (Short Course) a circa 10/15 chilometri (Standard Course).
Esistono gare che superano i 20 chilometri o addirittura “formato 24 ore”.
Spesso, il numero di chilometri, di ostacoli e la loro tipologia non sono dichiarati anticipatamente, perché la maggior parte delle organizzazioni di competizioni preferisce non fornire questi dati. È frequente che la lunghezza del percorso e il numero degli ostacoli vengano indicati in questo modo: 12+ km/20+ ostacoli. Significa che i chilometri saranno non meno di dodici ma possono essere tredici come quindici. Stesso principio per gli ostacoli.
Come si corre una gara OCR?
Il concetto di imprevedibilità del percorso rende questo tipo di gare difficili da gestire in termini energetici, mentali e muscolari. E’ d’obbligo possedere un’ottima strategia gara. Sarebbe opportuno partire ad un ritmo medio-alto, per non rimanere intasato, magari nello scavalcare un muro. La prima parte del tracciato è costituita da tratti di corsa più lunghi e ostacoli meno tecnici, utili a scaglionare il gruppo. Solitamente, gli ostacoli più complessi si trovano verso fine gara. Almeno cinquanta metri prima di un ostacolo, rallenta. Torna utile per due condizioni:
- Studiare l’approccio tecnico all’ostacolo (sapere cosa fare prima di arrivarci);
- Affrontarlo con più lucidità e forza grazie all’abbassamento della frequenza cardiaca.
In salita cercheremo di prediligere una corsa con maggiore frequenza degli appoggi rispetto alla falcata.
Corri con un cardiofrequenzimetro e un paio di carbogel. Indossa scarpe tecniche, fondamentali per l’aderenza al terreno instabile, fangoso e bagnato. Vesti indumenti compressivi in tessuto tecnico, il più possibile idrorepellente, dunque non in cotone. Per questo motivo, molti atleti corrono a petto nudo. Una nota a parte meriterebbe l’aspetto psicologico di gestione della fatica. Lavora sulla tua stamina e sarai un atleta pronto a qualsiasi avversità.
A cura del Dr. Marco Dalessandro