Dalla palla prigioniera al dodgeball: le regole
Molti sport praticati attualmente sono nati da giochi della tradizione popolare.
Generare azioni strutturate e disciplinate da regole precise è stato il primo passo attuato per sostituire le azioni spontanee dei giochi tradizionali.
La Palla Prigioniera e il Dodgeball fanno parte di questa trasformazione, da giochi popolari a sport.
Come si gioca a palla prigioniera e cosa la accomuna al dodgeball?
Il senso del gioco è lo stesso ma il dodgeball possiede regole che rendono la competizione più equa possibile.
La palla prigioniera
La palla prigioniera, gioco fortemente utilizzato nelle scuole per l’apprendimento motorio (dai 10 anni in su), è un gioco di destrezza che vede contrapporsi due squadre (Zocca et al, 2018). Le squadre possono avere un numero di giocatori variabili (da 4 a 20), generalmente in base agli studenti che vi partecipano, alle volte anche dispari.
E’ consigliato giocare in palestra ma si può fare anche in cortile o all’aperto. L’importante è avere un’area di gioco delineata da una fascia centrale (linea di metà campo) e delle fasce esterne, che segnano la linea della “prigione”.
Il gioco
Una volta conclusa la formazione delle squadre si lancia una moneta per scegliere quale squadra inizierà per prima.
Il giocatore in possesso della palla deve cercare di colpire un avversario con il pallone (Zocca et al, 2018). Nel fare questo non può superare con i piedi la linea di metà campo, pena l’annullamento del tiro.
Il tiro è ritenuto valido e l’avversario eliminato se la palla non tocca altre superfici prima del giocatore. Il colpo deve essere diretto al soggetto e mai rivolto verso il viso, pena l’annullamento del tiro e, in alcuni casi, l’eliminazione del giocatore.
Il giocatore colpito deve entrare dentro la zona di “prigione”.
Ricordiamo che le zone di prigione sono poste sempre nel campo avversario. Per riscattarsi, il giocatore prigioniero può intercettare un pallone e colpire uno dei membri della squadra avversaria dalla zona di prigione.
Il giocatore che viene colpito da un prigioniero non viene eliminato, ma semplicemente permette la liberazione di colui che l’ha colpito.
Palla prigioniera: obiettivo del gioco
La palla prigioniera è un gioco dove la componente agonistica è molto forte. Bisogna evitare ogni tipo di violenza e penalizzare i lanci condotti con cattiveria.
Per questo occorre limitare le zone da colpire escludendo il capo e il volto, privilegiando busto e gambe (Zocca et al. 2018).
Vince la squadra che mette in prigione il maggior numero di persone, se esiste un tempo prestabilito, oppure nel caso in cui venisse eliminata tutta la squadra avversaria.
Il dodgeball: cosa devi sapere
Il dodgeball è uno sport nato come evoluzione agonistica della palla prigioniera (Zocca et al. 2018).
Analogamente alla palla prigioniera, è un gioco dove si formano due squadre. La differenza è che le squadre hanno un numero definito di 6 giocatori più 4 riserve.
Le squadre possono essere solo maschili, solo femminili o miste. Esse sono divise in categorie in base all’età: Under 11, Under 14, Under 17, Under 19, Open da 16 a 35 anni e Senior oltre i 35 anni (Zocca et al. 2018).
Il campo di dodgeball
Il campo di dodgeball generalmente è una palestra o un impianto sportivo.
Deve avere una larghezza stabilita tra gli 8-9 metri e una lunghezza tra i 16 e 18 metri (Associazione Italiana Dodgeball, 2017).
All’interno del campo esiste un’area larga 1 m, delimitata da due linee chiamata Dead Zone (Associazione Italiana Dodgeball, 2017). Quest’area separa le due zone di gioco di entrambe le squadre. A nessun giocatore è consentito superare quest’area se non all’inizio del gioco (durante il recupero pallone).
Nella parte esterna del campo c’è un’area chiamata “recupero giocatori”. Qui vanno i giocatori che vengono eliminati durante la partita (Associazione Italiana Dodgeball, 2017).
Come si fanno i punti nel dodgeball?
Una partita è giocata in due tempi da 15 minuti con un intervallo di 5 minuti (Associazione Italiana Dodgeball, 2017). Ogni tempo ha un numero di set variabile. Un set viene concluso quando si finisce il tempo limite o quando una squadra elimina tutti gli avversari. La durata massima di un set è di 3 minuti (Associazione Italiana Dodgeball, 2017).
In ogni momento di un set l’allenatore può chiamare un “time out”.
Un set vinto assegna 2 punti alla squadra vincitrice. I set finiti in parità assegnano 1 punto a ogni squadra.
Dodgeball: le regole
I giocatori di ciascuna squadra si dispongono nella propria metà campo dietro la linea di gioco. Al centro della dead zone vengono posti 5 palloni, 2 a sinistra e due a destra per le squadre designate e uno al centro “da contesa” (Associazione Italiana Dodgeball, 2017).
Al fischio dell’arbitro solo 3 giocatori per ogni squadra corrono per recuperare i palloni che vengono successivamente messi in gioco solo dopo che gli atleti ritornano a fondo campo.
Un giocatore viene eliminato se viene colpito dalla palla.
Se l’avversario riesce a bloccare la palla in maniera diretta o bloccandola in aria prima che cada a terra dopo averlo colpito, allora il giocatore che ha effettuato il tiro viene eliminato. Invece se la palla rimbalza su di un giocatore e viene bloccata al volo da un compagno, prima che essa tocchi a terra, allora si considera tiro nullo.
I giocatori eliminati devono entrare nell’area di recupero, posta fuori dal campo. Essi possono rientrare in campo solo se un proprio compagno di squadra riesce a bloccare una palla lanciata prima che essa tocchi a terra.
Esistono diverse sanzioni che accompagnano sempre l’espulsione del giocatore.
Condotta antisportiva, minacce, contatto fisico con un avversario o compagno e violazione delle linee di campo. Queste sono tutte sanzioni che prevedono l’espulsione del giocatore per alcuni set, se viene assegnato un cartellino giallo. In caso di cartellino rosso il giocatore viene eliminato per tutta la partita (Zocca et al, 2018).
Il dodgeball è un evoluzione regolamentata della palla prigioniera.
Entrambi hanno in comune la metodica di eliminazione dell’avversario. Ma le regole per la rimessa in gioco di quest’ultimo sono totalmente differenti.
Dalla palla prigioniera al dodgeball
Nella palla prigioniera si gioca solo con un pallone, mentre nel dodgeball si gioca con più palle. Nel dodgeball non si permette l’uso di una zona di prigione: un giocatore in campo dovrebbe gestire troppe variabili, così furono create delle zone di recupero.
Il numero di giocatori, set, vittorie e gestione degli spazi sono simili ma differenti in entrambi gli sport.
In conclusione l’introduzione di un regolamento maggiormente strutturato permise al gioco palla prigioniera di diventare l’attuale sport del dodgeball.
A cura del Dr. Corrado Galazzo
BIBLIOGRAFIA
- Associazione Italiana Dodgeball (2017). Regolamento Tecnico Ufficiale Dodgebal, Centro Sportivo Italino Comitato di Ravenna, Ravenna, 8° Edizione – Settembre 2017.
- Zocca E et al (2018). Competenze Motorie. Casa Editrice G D’Anna, Calenzano (FI).