Diabete di tipo 1 e allenamento: cosa c’è da sapere
Il diabete di tipo 1 è una malattia che si manifesta, in genere, in giovane età e fa parte del 5-10% circa dei casi totali di diabete.
Uno dei principali fattori da gestire quando un personal trainer allena un soggetto in questa condizione è quello di evitare l’ipoglicemia.
Un altro aspetto di cui tenere conto è quello di adattare l’allenamento per evitare l’insorgenza di alcune complicanze proprio a causa della stessa malattia.
In questo articolo, facendo riferimento alle linee guida internazionali, forniremo le indicazioni per approcciarsi all’allenamento in modo sicuro ed efficace.
Diabete di tipo 1: che cos’è?
Il diabete di tipo 1 è dovuto alla mancanza di produzione di insulina a causa della distruzione delle cellule beta del pancreas endocrino.
Poiché l’insulina regola la glicemia del sangue, la sua assenza fa sì che la glicemia salga oltre i limiti fisiologici.
Pertanto, la terapia sostitutiva prevede la somministrazione dell’insulina dall’esterno, in modo pianificato in base ai pasti e all’attività fisica, cercando di simulare l’azione del pancreas.
Purtroppo, la gestione della glicemia non è sempre facile poiché le sue variazioni sono dipendenti da altri fattori come il tipo di allenamento, le condizioni climatiche, lo stress e l’età. Ad esempio, negli adolescenti le variazioni sono molto più repentine rispetto agli adulti.
Però, tutto questo non impedisce a chi ha il diabete di tipo 1 di condurre un’alta qualità di vita, permettendo di fare il proprio workout in modo sereno e proficuo evitando gli episodi di ipoglicemia!
Diabete di tipo 1: le principali complicazioni
Prima di fare una scheda di allenamento è opportuno effettuare una valutazione iniziale del cliente facendo un’accurata anamnesi.
In particolare, bisognerà verificare la presenza o meno di complicazioni dovute, di solito, al diabete stesso:
- Ipertensione;
- Neuropatie;
- Ulcere cutanee.
Per quanto riguarda l’ipertensione l’indicazione generale è quella di evitare il lavoro isometrico anche nei soggetti diabetici.
Invece, le neuropatie possono portare complicazioni a livello della sensibilità dei piedi e delle mani. Questo potrebbe essere, ad esempio, un problema soprattutto per chi corre.
Infatti, una mancanza di percezione dello sfregamento delle scarpe da corsa può provocare una ferita importante, la cui cicatrizzazione nel diabetico è “molto più lunga” rispetto al soggetto sano.
Inoltre, la neuropatia nel tempo può portare a problemi di vista a causa del danneggiamento della retina.
Infine, l’insorgenza delle ulcere alla cute sono dovute al cambio di struttura del collagene proprio a causa dell’iperglicemia. Questo rende la pelle più fragile richiedendo quindi una maggiore attenzione nell’utilizzo delle attrezzature durante l’allenamento evitando i traumi.
Diabete di tipo 1: i valori di glicemia per l’allenamento
Secondo l’American Diabetes Association è possibile iniziare l’allenamento quando la glicemia è compresa tra 150 e 250 mg/dL.
La tabella di seguito riportata indica anche le azioni da intraprendere rispetto ai valori di glicemia.
Inoltre, è importante che il protocollo sia personalizzato dal medico sulla base del tipo di soggetto, pertanto il personal trainer dovrà collaborare con queste figure professionali.
Il livelli di glicemia vanno monitorati:
- Prima dell’allenamento;
- Durante l’allenamento: ogni 15 minuti;
- A fine seduta.
Ancora, l’esperienza ci consiglia di iniziare la seduta con valori più vicini a 250 mg/dL, poiché questa condizione ci permetterà di allontanare il rischio di ipoglicemia. Questa attività è facilitata soprattutto per chi, affetto da diabete di tipo 1, dispone di un sistema di monitoraggio di glicemia continuo (CGM).
Infine, ricordiamo che l’attività fisica fa alzare il livello di tutti gli ormoni, ma abbassa quelli dell’insulina. Di conseguenza, la somministrazione esterna di questo ormone viene, di solito, ridotta oppure sospesa prima dell’inizio dell’attività fisica. (Colberg SR et al, 2016).
Attenzione, però, la modalità di riduzione o la sospensione dell’insulina deve essere indicata in modo preciso dal centro diabetologico: nessuno al di fuori di un medico può modificare i protocolli di gestione di una terapia!
Diabete di tipo 1: allenamento e glicemia
Il tipo di allenamento influenza i valori di glicemia, infatti sebbene sia consigliata “qualsiasi tipo di attività fisica” dobbiamo sapere che:
- Il lavoro aerobico effettuato vicino ad un pasto favorisce il calo glicemico;
- L’esercizio fisico lontano da un pasto, in sostanza a “digiuno”, provoca una minore diminuzione della glicemia;
- L’esercizio fisico ad alta intensità della durata inferiore ai 10 minuti provoca una minore diminuzione della glicemia.
Per quanto riguarda il tipo di attività è possibile avvalersi dei seguenti strumenti:
- Ogni tipologia di stretching e mobilità articolare;
- Corpo libero, elastici, pesi liberi e macchine a peso libero e isotoniche;
- Attività aerobica prolungata, ma nel tempo anche allenamento HIIT cardio;
Ancora, riassumendo quanto descritto fino ad ora possiamo affermare che nel diabete di tipo 1:
- L’esercizio fisico risulta sempre raccomandato in assenza di controindicazioni mediche;
- Durante l’attività i livelli di glicemia sono molto variabili;
- E’ necessario prima e/o durante l’allenamento la riduzione dell’insulina e/o l’aumento dell’introito dei carboidrati seguendo i protocolli medici;
- E’ fondamentale il continuo monitoraggio della glicemia per prevenire l’ipoglicemia.
Infine, ricordiamoci che l’obiettivo iniziale per un soggetto con il diabete di tipo 1 è il raggiungimento di un’ottima condizione di fitness ed in assenza di complicazioni con la giusta programmazione è possibile praticare attività vigorose a livello agonistico.
A cura del Dottor Stefano Murisengo
Disclaimer: Le informazioni del presente articolo sono esclusivamente di tipo informativo e divulgativo, rivolgetevi sempre a personale medico per le diagnosi e le terapie delle malattie!
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE – REFERENCES:
- Colberg SR, Sigal RJ, Yardley JE, Riddell MC, Dunstan DW, Dempsey PC, Horton ES, Castorino K, Tate DF. Physical Activity/Exercise and Diabetes: A Position Statement of the American Diabetes Association. Diabetes Care. 2016 Nov; 39(11):2065-2079. Review.