Diaframma: influenze posturali sulla statica e sul controllo posturale
Difficilmente sentiamo parlare nel main stream di allenamento del diaframma, salvo eccezioni legate al mondo dell’apnea, del canto o del vacuum del body building. Infatti l’attenzione è spesso unicamente rivolta alla funzione del trasverso addominale tralasciando la sua relazione funzionale con il diaframma addominale e con il diaframma pelvico.
Funzioni del diaframma
Le evidenze scientifiche ci propongono una duplice funzione di questo importante muscolo:
- Influenza la statica posturale;
- Funzione coadiuvante nel mantenimento del CONTROLLO POSTURALE nel connettere torace, rachide e pelvi.
Il diaframma è collegato a tutte le catene muscolari statiche e a quelle dinamiche (Colonna 2006), pertanto è facile intuire l’importanza sulla statica posturale.
Un diaframma contratto può determinare anche il “blocco in ispirazione”, di conseguenza si formerà una iperlordosi lombare dovuta alla trazione dei suoi pilastri in senso ventrale e caudale. Infatti questa azione si esplica sui dischi intervertebrali con conseguente innalzamento del punto dorso lombare di inversione delle curve.
Inoltre questo processo di adattamento posturale sfocerà in una ipertrofia dei muscoli inspiratori accessori (data la loro iperattività in sostituzione del motore primario con un atteggiamento inspiratorio del torace) con uno relativo spostamento in protrazione avanti del cranio, delle scapole e del rachide cervico-dorsale. Una condizione tipica della sindrome crociata superiore .
Ebbene incrementare l’allungabilità del diaframma potrà quindi garantire miglioramenti in sia in ambito funzionale (grazie al miglioramento della flessibilità del tronco), che dal punto di vista della statica considerando le sue connessioni con le catene muscolari statiche.
Esistono alcuni studi su come lo stretching del diaframma abbia effetti sulla mobilità del tronco (Young et al.2004; Wicke et al. 2014), ma è utile citare un lavoro (Gonzalez-Alvarez et al. 2016) nel quale sono stati valutati in soggetti asintomatici (43 soggetti trattati, 37 soggetti come gruppo di controllo), previo allungamento del diaframma, i seguenti parametri:
- Flessibilità cervicale, dorsale e lombare;
- Allungabilità della catena posteriore (test di Shobere).
Sebbene questi studi dimostrino un incremento dei parametri di mobilità non è consigliabile applicare l’idea di allungare genericamente il diaframma in tutti i soggetti.
Infatti la strada migliore da intraprendere è quella di procedere preventivamente ad identificare chiaramente quali siano le connessioni disfunzionali che condizionano l’efficienza funzionale di questo muscolo.
La stabilità del tronco
Il diaframma svolge una funzione importante dal punto di vista del controllo motorio contribuendo a creare il cosiddetto Core (in associazione al trasverso e ai muscoli perineali) la cui funzione primaria è quella di stabilizzare globalmente il torace in relazione al bacino.
Dal punto di vista neurofisiologico alcuni autori inseriscono il diaframma nel gruppo di muscoli stabilizzatoti globali (Hamaoui et al.2007; Kuznetsov et al. 2002; Janssens et al. 2010) dato che, in associazione alla funzione del trasverso addominale e dei muscoli del pavimento pelvico, avrebbe una funzione di stabilizzazione globale anticipatoria. Infatti questa azione è rivolta per stabilizzare il tronco per fare fronte alla destabilizzazione legata alle forze reattive generate dall’azione degli arti superiori: in questo caso il diaframma neutralizzerà l’azione di cranializzazione dei visceri legata all’intervento anticipatorio del trasverso addominale.
Ancora il diaframma è coinvolto nella stabilità del tronco e nel controllo posturale (Grillner et al. 1978; Cresswell et al. 1994). Inoltre può aumentare la stabilità posturale grazie ad un aumento della pressione intra-addominale:
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- Mantenendo la corretta geometria dei muscoli addominali (McGill and Norman 1987);
- Attraverso una sua funzione idraulica (Grillner et al. 1978);
- Scaricando la colonna vertebrale quando il diaframma si abbassa in un’ispirazione diaframmatica trazionando in avanti i dischi intervertebrali lombari evitandone un “pinzamento”.
Il diaframma e risposte posturali
Risulta importante citare lo studio (Hodges et al 1997) che aveva l’obiettivo di capire se l’attivazione (tramite EMG) del diaframma (associata ad un incremento della pressione intra-addominale) fosse in relazione ad una risposta posturale globale legata ad un movimento rapido dell’arto superiore. Nel gruppo di soggetti valutati si è effettuata anche L’EMG del trasverso addominale e sono state registrate la pressione transdiaframmatica, esofagea e gastrica.
Ebbene i risultati hanno confermato che il diaframma si attiva contemporaneamente al trasverso dell’addome anticipando di 20 ms il movimento dell’arto superiore confermandone la funzione importante nel controllo posturale. Inoltre i dati mostrano inoltre come il diaframma si contrae prima in accorciamento concentrico, poi in allungamento eccentrico per l’elevazione del suo centro frenico dovuta all’aumento della pressione addominale.
Per concludere questo studio evidenzia con chiarezza la funzione anticipatoria del diaframma sulla contrazione dei muscoli dell’arto per aiutare la stabilità del tronco.
A cura del Dottor Carlo Alberto Peretti
BIBLIOGRAFIA – REFERENCES:
- Mezieres PE (1982) Ginnastica posturale e tecnica Mezieres, Marrapese Editore, Roma.
- Kapandji I.A., Fisiologia articolare 1-2-3. Monduzzi Editore-Paris-1999.
- Colonna S., Le catene miofasciali in medicina manuale, Edizioni Martina-Bologna-2006.
- Mosca U., Manuale professionale di stretching, Red Edizioni-Como – 1994.
- Souchard E., Lo stretching globale attivo. Ed.Marrapese – Roma 1995.
- Souchard E., Ginnastica posturale e tecnica Mezieres. Ed.Marrapese – Roma 1982.
- Tittel Kurt, Anatomia funzionale dell’uomo applicata all’educazione fisica e allo sport. Edi-Ermes-Milano-1997.
- Hodges P W and Richardson CA. Feedforward contraction of transversus abdominis is not influenced by the direction of arm movement. Experimental Brain Research, 1997b;114, 362-370.
- McGill SM and Norman RW. Reassessment of the role of intra-abdominal pressure in spinal compression. Ergonomics, 1987;30, 1565-1588.
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