Dieta a Zona: la guida per scegliere consapevolmente
Dieta a Zona, cos’è?
La Dieta a Zona è un regime nutrizionale ideato dal biochimico Barry Sears negli anni ’80 del secolo scorso. In Italia l’arrivo del libro “Enter the zone” ha diffuso questo approccio nutrizionale con enorme successo. Infatti non viene mai dimenticata nei corsi di nutrizione generando numerose domande fra i corsisti.
La Dieta a Zona: come nasce il suo nome
Il termine “a Zona” deriva dal fatto che questo tipo di alimentazione fa stare in equilibrio, cioè “in zona”, le concentrazioni di insulina e glucagone. Lo scopo di questa dieta è mantenere l’equilibrio ormonale fornendo un apporto più baso di carboidrati evitando i continui picchi insulinici. Infatti questi ultimi sono stati considerati per molto tempo la principale causa del sovrappeso da parte degli addetti al settore.
In verità oggi si è capito che la vicenda è molto più complessa. I picchi insulinici in alcuni casi risultano utili, come ad esempio negli sportivi in particolare se il fabbisogno calorico e la distribuzione dei macronutrienti vengono attentamente bilanciati.
Inoltre sappiamo che una diminuzione della stimolazione insulinica è in grado di migliorare la liberazione di acidi grassi dalle cellule grasse, ovvero gli adipociti. Ebbene questa dieta si basa principalmente su questo assunto.
In cosa consiste la Dieta a Zona
Questa dieta presenta delle percentuali di macronutrienti differenti rispetto alla cosiddetta dieta normotipo. Infatti dal 60% circa di carboidrati, dal 15% di proteine e dal 25% di grassi, si passa ad un regime con il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi.
Proprio per questa ragione, oggi, la dieta a zona è meglio conosciuta come dieta “40-30-30”.
Attenzione la Dieta a Zona deve rispettare questa distribuzione dei macronutrienti ad ogni pasto! Non è da confondere con la “dieta isometrica” che al contrario prevede la distribuzione dei macronutrienti con la modalità “40-30-30” nell’intera giornata e non ad ogni pasto!
Strutturare la Dieta a Zona: il concetto del blocco
Questo protocollo alimentare è concepito come una sommatoria di blocchi.
Un blocco è costituito da 9 grammi di carboidrati, 7 grammi di proteine e 3 grammi di grassi.
Per calcolare un blocco si parte dal conteggio delle proteine.
Ebbene il regime alimentare del Dottor Sears è costituito mediamente da 17-24 blocchi giornalieri, in base alle esigenze individuali.
[fve]https://www.youtube.com/watch?v=NBVEOqkPfFc[/fve]
Effetti della Dieta a Zona: considerazioni
Molte persone che hanno utilizzato questa dieta hanno affermato di sentirsi meno stanchi, “pieni di energia” e più asciutti. Come sempre le considerazioni personali hanno poco valore dal punto di vista scientifico, ma ne prendiamo atto.
La Dieta a Zona rientra nelle diete iperproteiche, visto l’alto apporto proteico giornaliero.
Quando si pratica questo regime nutrizionale è consigliabile assumere omega-3, per la loro importante funzione cardio-protettrice e la loro utilità come mediatori ormonali. Questo poiché, spesso, assumiamo molti omega-6.
Inoltre questa dieta è utile a chi vuole perdere un po’ di peso adottandola per un ristretto periodo di tempo. Infatti cronicizzare la dieta è sconsigliato a causa del basso introito di carboidrati protratto nel tempo.
La Dieta a Zona per lo Sport: alcune considerazioni
Se decidiamo di intraprendere la Dieta a Zona per perdere qualche chilo di troppo può essere una strada interessante. Al contrario, se il nostro obiettivo è la performance, dobbiamo intraprendere scelte nutrizionali differenti.
Molti Corsi di Nutrizione Sportiva “vendono” tale regime come utile alla prestazione sportiva. Dobbiamo deludere chi ci sta leggendo affermando che un apporto così basso di carboidrati e tutt’altro che congeniale per coloro che mirano a miglioramenti della performance.
I carboidrati, lo ricordiamo, restano la “benzina” preferenziale del nostro corpo e pertanto scendere al di sotto del 55-60% del fabbisogno calorico totale giornaliero non è una scelta sensata, soprattutto se l’intenzione è protrarre questo approccio nel tempo.
Conclusioni finali sulla Dieta a Zona
Questa dieta presenta un problema fondamentale: la necessità di dover “grammare” obbligatoriamente tutto e la sua conseguente scarsa intuitività. Oggi per fortuna le diverse App ci vengono in aiuto, ma immaginate la difficoltà di strutturarla in un periodo come quello in cui è stata inventata!
In conclusione, è consigliata? Come sempre la risposta è: dipende! Chi deve perdere un po’ di peso può trovarla utile. Per coloro che mirano alla performance è meglio orientarsi su scelte differenti!
A cura del Dottor Giulio Merlini
Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo!
Il corso di alimentazione e ciclo mestruale ora disponibile online e visibile da ogni dispositivo!
Scrivi un Commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
1 Comment