Equivalente metabolico: il MET e l’intensità dell’esercizio
In palestra troviamo molti attrezzi per l’allenamento aerobico che hanno una particolare unità di misura: l’ equivalente metabolico, ovvero il MET.
A cosa si riferisce questo parametro e cosa serve? In questo articolo spiegheremo come può essere utilizzato dal personal trainer e inserito nelle schede di allenamento della palestra.
Equivalente metabolico: che cos’è il MET?
Il MET è un parametro che misura l’intensità di lavoro dal punto di vista energetico ed è conosciuto anche come equivalente metabolico.
Infatti, esso corrisponde a 3,5 ml di O2/kg/min ed inoltre è pari ad un consumo calorico di 1 kcal/kg/ora. Pertanto, è possibile – attraverso adeguati calcoli – trasformare il lavoro in calorie consumate, aspetto decisivo soprattutto nel controllo del peso corporeo.
1 MET rappresenta l’attività del metabolismo basale quando siamo a riposo.
Di conseguenza, le differenti attività fisiche possono essere classificate attraverso l’uso di multipli del MET. Ad esempio, una corsa a 9 MET indica un’intensità il cui consumo medio di ossigeno è nove volte superiore di quello a riposo.
Infine, ricordiamo che persone di peso differente che praticano attività di uguale MET avranno diversi dispendi energetici!
Equivalente metabolico: l’intensità delle attività
Come abbiamo appreso le attività fisiche hanno differenti MET e possiamo classificarle, per comodità, in 3 fasce di intensità:
- Fino a 3 MET il lavoro è leggero;
- Tra i 3 e 4,5 MET il lavoro è considerato medio;
- Dai 4,5 MET in il lavoro è considerato pesante e superando gli 8 MET estremamente pesante;
Ad esempio, nel fitness camminare è considerato leggero, gli esercizi aerobici in acqua sono considerati di media intensità, la danza aerobica è considerata pesante e correre oltre gli 8,0 km/h è considerato estremamente pesante.
Nella tabella di seguito riportata sono rappresentate alcune attività, comprese quelle con i sovraccarichi, con la loro relativa intensità.
In palestra il vantaggio di utilizzare l’equivalente metabolico, per il personal trainer, è quello di poter proporre attrezzature differenti per non annoiare il cliente indicando semplicemente il valore del MET.
Prima di proporre attività aerobiche con intensità impostate sarebbe utile far effettuare un test del VO2max sapendo che è possibile trasformarlo in MET. Infatti, è doveroso programmare l’allenamento con un intensità corretta e utile al raggiungimento degli obiettivi.
Infine, ricordiamo che sia il VO2max che l’equivalente metabolico sono delle stime dell’intensità di allenamento e pertanto devono essere adeguate al livello di condizione fisica del cliente. Ad esempio, valutandola usando degli strumenti adeguati durante l’anamnesi iniziale del cliente.
A cura del Dottor Stefano Murisengo
APPROFONDIMENTI:
- Baechle TR & Earle RW, 2010, Il manuale del personal trainer, Calzetti & Mariucci.