Gli organi sensoriali cutanei: come funzionano?
Il nostro sistema nervoso riceve ed elabora numerosissime informazioni e ci permette di comprendere e valutare cosa accade intorno a noi. Questa capacità si realizza anche grazie agli organi sensoriali cutanei, al gusto e all’olfatto.
Nelle prossime righe cerchieremo di comprendere come questi recettori funzionano.
Gli organi sensoriali cutanei
Per quanto riguarda i sensi cutanei abbiamo:
- il tatto e la pressione;
- i recettori per il caldo e il freddo;
- i recettori per il dolore.
Queste sensazioni possono essere determinate grazie alla presenza di particolari cellule molto specializzate nella loro funzione: i meccanocettori.
Ma come funzionano?
I meccanocettori sono basati sulla presenza delle proteine canale le quali sono legate con dei filamenti alle membrane della cellula. Inoltre, questi filamenti sono sensibili allo stiramento della membrana stessa.
Lo stiramento apre i canali al passaggio degli ioni sodio oppure calcio permettendo così il funzionamento degli organi sensoriali cutanei.
Le vie degli stimoli
I segnali prodotti dai recettori termici, tattici e dolorifici vengono inviati al midollo spinale nello stesso lato in cui si trovano i recettori stessi.
Poi, giunti nella sostanza grigia vengono trasferiti ad una cellula che li passa alla parte opposta per farli risalire verso l’encefalo nella zona del talamo.
Da qui i segnali raggiungono la corteccia celebrale nelle aree 3, 1 e 2
dietro la scissura di Rolando.
Queste sono le cosiddette aree somatosensoriali che se stimolate con un elettrodo permettono di ricostruire una mappa dalla quale si deduce la rappresentazione del corpo.
Alcune zone hanno una rappresentazione molto grande come gli occhi le mani e la bocca, altre invece hanno una rappresentazione molto piccola.
Questo è dovuto al fatto che ci sono un differente numero di recettori sensoriali a seconda della zona del corpo, la rappresentazione si chiama Homunculus sentivus
Gusto e olfatto
Il gusto e l’olfatto sono un esempio di senso di tipo chimico e non sono molto diversi dagli altri recettori sensoriali come il tatto.
Infatti, la sostanza di cui proviamo il gusto si lega al canale specifico facendo passare delle cariche elettriche.
Ad esempio, i recettori per il gusto dell’acido recepiscono la presenza di ioni H+, ancora quelli per riconoscere il gusto della carne sono sensibili all’acido glutammico.
Tutti questi segnali sono raccolti all’interno di bottoni gustativi e inviati all’area del gusto sotto la corteccia.
Nei prossimi articoli spiegheremo il funzionamento della vista e dell’udito.
A cura del Dottor Stefano Murisengo