Gravidanza, la dolce attesa e l’attività sportiva
Gravidanza e sport: conciliabili?
Cercheremo di fare chiarezza in questo articolo come l’attività fisica, la gravidanza e lo sport propriamente detto possano incrociarsi per garantire una dolce attesa più serena e mantenere un adeguato stato di forma fisica.
Gravidanza e Sport: Introduzione al tema
Sempre più spesso gli allenatori e i personal trainer si domandano se sia corretto o meno praticare l’esercizio fisico durante la gravidanza.
L’attività fisica moderata merita un’ulteriore premessa onde evitare fraintendimenti: non è possibile svolgere lavori a sfinimento! Da uno studio del 1997 risulta chiaro come un moderato esercizio fisico sia sicuro e raccomandato anche in gravidanza (Sternfeld 1997). Le attività consigliate sono:
- Utilizzo di sovraccarichi di bassa intensità;
- Nuoto;
- Camminate;
- Camminata in acqua;
- Danza a basso impatto articolare.
Il motivo che porta a consigliare soprattutto l’attività in acqua è dovuto a due motivi:
- Il minor stress articolare (in acqua si pesa “meno”);
- Un aumento del dispendio energetico per la resistenza offerta dall’acqua(Weineck 2013).
In tal senso i due termini “gravidanza” e “sport” trovano un senso specie per le attività acquatiche.
È importante che l’attività non sia svolta fino all’esaurimento muscolare, alla sensazione di “fiato corto”, al dolore o in presenza di capogiri.
Le sessioni dovrebbero essere brevi per prevenire situazioni di ipoglicemia e fatica. Sono sufficienti dai 20-30 minuti a seduta principalmente di attività aerobica svolta dalle 3 alle 5 volte a settimana (Alton 2000 in Story, Stang 2000). Risulta fondamentale l’utilizzo di un cardiofrequenzimetro per evitare sovraffaticamenti precoci e dannosi.
Il diabete di tipo 1, le problematiche tiroidee e quelle cardiovascolari possono portare il medico a sconsigliare qualsiasi forma di attività sportiva. I rischi legati a queste patologie possono trasferirsi al feto influenzando negativamente la gravidanza (Pruett, Caputo 2017).
Gravidanza ed esercizio fisico: vantaggi
Il regolare esercizio fisico permette di mantenere un adeguato trofismo muscolare prevenendo fenomeni dolorosi a carico della colonna vertebrale (Alton 2000 in Story, Stang 2000). Le ragioni che portano a sviluppare problematiche legate alla schiena nelle donne in gravidanza sono (Weineck 2013):
- Cambiamento del baricentro con accentuazione della curva lombare;
- Lassità connettivale per produzione di relaxina ed estrogeno che favorisce una maggior mobilità articolare.
Durante la gravidanza è necessario interrompere immediatamente l’attività nei casi sotto riportati (Alton 2000 in Story, Stang 2000).
- Spossatezza;
- Capogiri;
- Debolezza muscolare;
- Dolore pettorale;
- Dolore addominale;
- Contrazioni uterine persistenti per produzione eccessiva di noradrenalina (Weineck 2013);
- Movimento fetale assente;
- Perdite di fluido;
- Tachicardia.
Per evitare l’insorgenza di queste problematiche sono fortemente sconsigliati (Weineck 2013):
- Carichi prolungati;
- Sport impattanti sulla salute della donna e del bambino: sport di lotta, sci, maratone, sport subacquei;
- Forti sollecitazioni meccaniche.
Gravidanza e peso corporeo
Da uno studio degli anni ’90 riportato da Brown nel 2002, le donne che sono solite praticare attività fisica prima della gravidanza mostrano minori aumenti del peso corporeo rispetto a quelle sedentarie. Non tutte le ricerche però sono concordi in tal senso (Brown 2002; Mittlemark, Dorey & Kirschbaum 1991).
Dopo la gravidanza molte donne mostrano difficoltà nel tornare al loro peso corporeo. Dal punto di vista salutistico è fondamentale svolgere esercizio fisico sia durante che dopo la maternità. Questo favorirà il controllo del peso ed eviterà la predisposizione alle malattie metaboliche. In tal senso il tema gravidanza e sport sembra chiarito e l’utilità di un moderato esercizio è indubbio.
Diversi studi hanno messo in luce come miglioramenti nel proprio stato di forma fisica (fitness) garantiscono una minor mortalità per tutte le cause (Brown 2002): un motivo in più per “non fermarsi”!
Che cos’è la gestosi EPH?
Questa sindrome tipica della gravidanza colpisce dal 3 al 5% delle donne in gravidanza che superano le 20 settimane (Chaiworapongsa et al. 2014; Lindheimer et al. 2009).
Essa è caratterizzata da un quadro clinico complesso che può portare a una ridotta irrorazione sanguigna a carico degli organi con insufficienza renale, ad un incremento delle transaminasi epatiche, a reazioni infiammatorie e alla manifestazione del diabete (Weineck 2013).
La gestosi EPH è chiamata anche pre-eclampsia, mentre l’acronimo l’EPH significa “Edema, Proteinuria e Hypertension”.
I due criteri fondamentali per la diagnosi di pre-eclampsia sono l’ipertensione e la proteinuria.
Molte pazienti però manifesano la sindrome HELLP. E’ l’acronimo di haemolysis, elevated liver transaminases, low platelets. In sostanza: emolisi, elevati livelli di transaminasi e basso numero di piastrine (Chaiworapongsa et al. 2014).
Il quadro clinico si presume abbia inizio a causa di un’ischemia della placenta che favorisce il rilascio di alcuni sostanze che portano alla manifestazione del quadro clinico (Chaiworapongsa et al. 2014).
L’attività fisica nelle donne sportive, prima della gravidanza, può migliorare l’irrorazione sanguigna impedendo il manifestarsi della patologia durante la gestazione. Gravidanza e Sport: due parole che possono essere ampiamente conciliate.
L’attività motoria permette una migliore ormesi a carico di tutti i sistemi antiossidanti favorendo la salute a livello endoteliale (Weineck 2013).
Con questo articolo abbiamo fornito alcuni spunti di riflessione per i personal trainer che hanno ancora dubbi sul valore dell’attività fisica in gravidanza.
Gravidanza e Sport? Si certamente, ma con moderazione.
A cura del Dottor Giulio Merlini.
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BIBLIOGRAFIA – REFERENCES:
- Chaiworapongsa T et al. (2014). Pre-eclampsia part 1: current understanding of its pathophysiology, Nat Rev; 10: 466-480.
- Lindheimer MD et al. (2009). Chesley’s Hypertensive Disorders in Pregnancy, Elsevier; 1-24.
- Pruett MD, Caputo JJ (2017). Linee guida sull’attività fisica in gravidanza e nel post partum, Strength & Conditioning, Calzetti Mariucci Editore, Perugia; 20: 77-82.
- Stenfeld B (1997). Physical activity and pregnancy outcome. Review and recommendations, Sports Med;23(1):33-47.
- Story M, Stang J (2000). Nutrition and the Pregnant Adolescent, HRSA; Chapter 12: 119-123.
- Weineck J (2013). Biologia dello sport, Calzetti Mariucci Editore, Perugia; p.498-510.