Il nuoto: benefici e falsi miti
Prima o poi dovevamo farlo. Scrivere un articolo sul nuoto è stato a lungo nel nostro cassetto e finalmente inizieremo a parlarne, a discuterne e ad elencare anche tutti gli aspetti positivi di questo sport.
Si, perché come è giusto parlare dei falsi miti che ruotano intorno a questo sport, è giusto elencarne anche tutti gli aspetti positivi.
Il nuoto è migliore rispetto ad altri sport?
La risposta è no. Per quanto siano ancora numerosi i medici che invitano i pazienti con le più diverse problematiche ad approcciarsi al nuoto, non si evidenziano aspetti significativamente migliori rispetto ad altri sport e discipline.
Per tale ragione l’idea di praticare il nuoto quale “sport completo” non è del tutto vero. Questo risulta essere più un luogo comune piuttosto che una frase basata sull’evidenza scientifica.
Nuoto e colonna vertebrale: vantaggi e rischi
Se il nuoto elimina una parte del carico a livello della colonna, non parrebbe la soluzione migliore per tutti coloro che hanno iniziato un lento processo degenerativo.
Per stimolare la pigrizia degli osteoblasti in età avanzata in caso di osteoporosi, sembra più consona un’attività moderata e ben programmata con i pesi.
Eppure sono ancora tanti i professionisti che invitano a praticare il nuoto. Qualora avessimo problemi alle articolazioni, il nuoto mostra però anche degli indubbi vantaggi. La mancanza di forza di gravità permette di eseguire delle sedute di recupero funzionale post-riabilitativo prima di rimettere in carico l’articolazione.
Un esempio sono tutti quei lavori che si eseguono nell’atletica leggera con finalità defaticante. Alla stessa stregua, anche coloro che sono in uscita da un infortunio possono mantenersi in forma a livello cardiovascolare attraverso un’attività correttamente programmata in una piscina.
Questo è però cosa ben diversa che invitare giovani, meno giovani e atleti infortunati a dedicarsi al nuoto. Ogni proposta deve essere correttamente contestualizzata e ci permettiamo di dissentire nei confronti di tutti coloro che vedono nel nuoto la soluzione di tutti i mali.
Ci teniamo però a precisare che così come questo sport non mostri tutti gli effetti miracolosi decantati dai professionisti sanitari, è pur vero che non risulta neppure da denigrare così come si sta facendo in questi ultimi anni.
Il detto “in medio stat virtus” funziona anche in questo caso.
Quando il nuoto è indicato: benefici e utilità di questo sport
Ci siamo tolti un bel po’ di peli sulla lingua parlando dei falsi miti che ruotano intorno al nuoto. Al tempo stesso abbiamo invitato tutti quanti a contestualizzare in modo corretto ogni cosa, senza cadere in estremismi che vi porterebbero ad essere in torto automaticamente.
Ora analizziamo gli effetti positivi del nuoto a tutte le età.
Va sottolineato l’impatto positivo che ha il nuoto sul nostro apparato cardiovascolare. La maggior densità dell’acqua rispetto all’aria aiuta il praticante a sollecitare in maniera più importante il cuore e a garantire una stimolazione muscolare diversa di quella che avviene sulla terraferma.
Come tutte le attività cardiache, il nuoto mostra altri due aspetti positivi:
- aiuta a controllare il colesterolo – effetto che si verifica in maniera similarmente in altri sport;
- controllo della glicemia e miglioramento del metabolismo glucidico in soggetti diabetici – effetto riscontrato in discipline sia di endurance sia di resistance.
Inoltre, dato ancora più ovvio, è facile capire quanto sia importante saper nuotare, in diverse situazioni che possono presentarsi nel corso della vita.
Infortuni legati al nuoto e agli stili
Quando si parla di nuoto, si sottolinea quanto il nuoto metta il paziente o il cliente in una condizione di sicurezza per il mezzo in cui è immerso: l’acqua.
Purtroppo questo mezzo, ma ancora di più la tecnica errata di locomozione in acqua possono, tuttavia, sottoporre il soggetto a diversi rischi articolari.
Mai sentito parlare dell’osteoartrosi della colonna vertebrale? Il nuoto può, in soggetti non seguiti adeguatamente, predisporre a questo genere di patologia. L’artrosi è una degenerazione dei tessuti. L’osteoartrosi si presenta come usura del tessuto osseo per stimolazione eccessiva o posture errate.
Lo stile rana può sottoporre il tratto lombare della colonna a stress inutili e dannosi che possono causare sul soggetto traumi e problematiche.
L’osteoartrosi può essere accompagnata dalla formazione di escrescenze ossee chiamate osteofiti, con comparsa di dolore e – nel caso del tratto cervicale – di vertigini e cefalea.
Sempre sullo stile rana si possono presentare problematiche legate all’articolazione del ginocchio. È da precisare come queste patologie siano frequenti negli atleti e non nel praticante saltuario.
Quando però ci troviamo di fronte al consiglio del medico di praticare il nuoto, ci viene spesso detto di approcciarci allo stile libero o al dorso. I traumi che si possono avere in questo caso sono principalmente a carico della spalla, ma precisiamo come nei praticanti della domenica questi rischi siano bassi.
Il nuoto quindi fa bene o fa male?
Nessuna di queste due risposte è accettabile. Il nuoto, così come qualsiasi altro sport, può fare sia bene sia male. L’eccessiva pratica predisporrà il soggetto a rischi nella stessa misura con cui farebbe male qualsiasi altro sport. Cambierebbero le tipologie di traumi, ma anche il nuoto ha le sue patologie specifiche.
È anche vero d’altronde che praticare il nuoto due o tre volte la settimana sotto la guida di un tecnico esperto non dovrebbe portarci ad avere alcuna preoccupazione.
Perciò pratichiamo il nuoto. Se abbiamo mal di schiena o altre problematiche articolari affidiamoci ad un bravo fisioterapista e ad un laureato in Scienze Motorie per trovare la strada più consona per il caso specifico.
Ad ognuno il suo.
Buon lavoro.
Corebo – La Scienza al Servizio dello Sport
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