Ipotalamo e le funzioni vitali: cosa devi sapere
La fame, la termoregolazione e i ritmi circadiani che cosa hanno in comune? Sono una parte di quel sistema che lega l’ipotalamo e le funzioni vitali.
In realtà, esistono moltissimi altri fenomeni fisiologici che richiedo interi libri di fisiologia per essere descritti.
In questo articolo daremo alcune indicazioni di base di tre importanti aspetti: fame, termoregolazione, pressione osmotica e ritmi circadiani.
Ipotalamo e le funzioni vitali: la fame
Il centro della fame dell’ipotalamo serve a mantenere il peso corporeo costante.
Le cellule adipose rappresentano il punto di partenza, infatti liberano la leptina che porta un messaggio di sazietà al cervello.
In realtà questo meccanismo è molto complesso, infatti oltre all’azione di altre sostanze intervengono fattori di controllo come la distensione della parete dello stomaco, i livelli di glicemia e le influenze di tipo psicologico anche patologiche come nei disturbi del comportamento alimentare.
Ipotalamo e le funzioni vitali: la pressione osmotica
La pressione osmotica è il rapporto tra la quantità di sali minerali e l’acqua. Il nostro corpo fa di tutto per tenerla costante.
Infatti, nell’ipotalamo ci sono degli osmocettori e se la pressione osmotica aumenta queste cellule stimolano la produzione di ADH, l’ormone antidiuretico, che agisce sul rene. Dunque, fa parte del sistema renina angiotensina che regola la pressione del sangue.
In pratica cosa accade?
L’acqua viene trattenuta finendo nel sangue che aumenta la pressione. Ancora, il sistema prevede a questo punto il coinvolgimento dei recettori per la pressione arteriosa.
Ipotalamo e le funzioni vitali: la termoregolazione
La temperatura corporea è regolata da un processo omeostatico molto stretto. Inoltre, la nostra temperatura è influenzata da fenomeni fisici come la conduzione oppure dal metabolismo cellulare e dalla contrazione muscolare.
Inoltre, la perdita di calore è dovuta all’evaporazione attraverso meccanismi di radiazione e soprattutto di convenzione: ovvero dell’aria che si muove intorno al corpo.
I sistemi di regolazione per il freddo sono:
- La vasocostrizione sottocutanea;
- Il raggomitolamento;
- L’orripilazione;
- Il brivido;
- La fame;
- L’aumento dell’attività muscolare;
- Le secrezioni di noradrenalina, l’adrenalina e l’attività dell’asse ipotalamo ipofisi tiroide;
Invece, i sistemi di regolazione per il caldo sono:
- La vasodilatazione cutanea;
- La sudorazione;
- L’aumento della respirazione;
- L’apatia e l’inerzia;
- E anche l’anoressia.
Ipotalamo e le funzioni vitali: i ritmi circadiani
Per quanto riguarda i ritmi circadiani e la funzione dell’ipotalamo possiamo affermare che l’ormone principale che regola questo sistema è il cortisolo.
In genere si dispone di un maggior o minore livello di attività degli organi bersaglio a seconda delle concentrazioni di questo ormone. Inoltre, saranno coinvolti il sistema immunitario, il fegato, i muscoli, il tessuto adiposo e il sistema nervoso.
Ad esempio, il cortisolo a basse concentrazioni stimola il sistema immunitario, al contrario una sua alta concentrazione lo deprime.
Nel corso della giornata i livelli di cortisolo variano. Infatti, nella notte abbiamo un abbassamento mentre al risveglio abbiamo un picco che stimola il sistema nervoso.
Ancora, alle 12 c’è una secrezione minima per poi risalire nel pomeriggio verso le 18 terminando con un un lieve picco alle 22.
Queste oscillazioni sono sincronizzate con il fotoperiodo, infatti gli adattamenti al cambio di fuso orario richiedono un periodo di circa una settimana.
Per concludere è importante sapere come le funzioni vitali siano regolate poiché questo andrà ad influenzare anche le prestazioni dell’allenamento.
A cura del Dottor Stefano Murisengo
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