Kung fu: l’arte marziale cinese
Il termine di Kung fu rappresenta il nome con cui sono maggiormente note le arti marziali cinesi. Parlare di kung fu in senso generale non fornisce un’idea chiara di un’insieme di arti marziali che tra loro sono anche molto diverse e non necessariamente simili.
Cosa significa kung fu? La traduzione letterale è “esercizio eseguito con abilità” e rappresenta l’abilità di eseguire un compito a seguito di un pesante addestramento.
Il kung fu è un metodo di combattimento e come tale richiede diversi anni di impegno e pratica affinché le tecniche, ripetute migliaia di volte, diventino parte integrante di sé stessi a livello inconscio. Il grande maestro Chag Dsu Yao affermò che il kung fu non è solo un’arte marziale, ma una vera filosofia di vita, composta per un 30% da tecniche di autodifesa e un 70% salute.
Le categorie e gli stili del kung fu
Il termine kung-fu cela dietro di sé molti stili divisi in due grandi macro categorie:
- Stili esterni: molto più fisici e con un’ampia preparazione atletica alle spalle.
- Stili interni: molto più meditativi, utilizzati oggi per il qi gong.
Gli stili esterni si dividono in scuole del Sud e scuole del Nord. Le prime comprendono diversi stili, tra cui: l’hung ch’uan, wu zu, yung chun. Le scuole del Nord comprendono lo Shaolin, il fan tzu, il cha ch’uan.
Tra gli stili interni sono principalmente tre: il famoso t’ai chi ch’uan, il pa kua chang e il hsing i ch’uan.
Qualsiasi sia lo stile scelto dal praticante, ci vorranno impegno e caparbietà per cogliere lo spirito che il kung fu vuole trasmettere. Oltre agli stili citati che sono i principali, ci sono anche gli stili imitativi, di cui fanno parte il tang lang, o stile della mantide religiosa, l’hou ch’uan, o stile della scimmia, il tsui pa hsien, o stile dell’ubriaco.
Infine troviamo il wushu, o arte della guerra, una forma di combattimento oggi divenuta sportiva che si divide in:
- tao lu: o forme. Sono l’equivalente dei Kata giapponesi. I tao lu si possono eseguire a mani nude o con le armi.
- san shou: o combattimento vero e proprio. Il san shou si divide in: tui lien o combattimento prestabilito (eseguibile a mani nude o con l’ausilio di armi), il sanda o combattimento libero sportivo, il leitai o combattimento tradizionale e il tui shou, o combattimento libero del t’ai chi ch’uan.
Nei prossimi editoriali vedremo altre forme di arti marziali, il loro modello prestativo e la preparazione atletica.
Corebo – La Scienza Al Servizio dello Sport
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