Le Olimpiadi estive di Berlino del 1936
Nel panorama mondiale degli anni ’30, le Olimpiadi estive di Berlino verranno ricordate per i grandi opposti. Da una parte una città le cui leggi razziali avrebbero per sempre lasciato il segno nella storia e dall’altra la vittoria di un grande professionista dello sport che ha fatto parlare di sé: parliamo dell’afroamericano Jesse Owens.
Al CIO di Vienna del 1933, la Germania dovrà promettere di non escludere dai giochi olimpici gli ebrei. Così, nel 1936 si tenne l’XI edizione delle Olimpiadi moderne, nella capitale tedesca.
La cerimonia di apertura sarà filmata dall’equipe di colei soprannominata “la registra del furher”: Leni Riefenenstahl. Al di là del filmato politicamente propagandistico per la nazione tedesca, realizzò del materiale tecnicamente di alto valore. Leni Riefenenstahl, scomparsa l’8 settembre del 2003, era una registra, attrice e fotografa tedesca, fu processata al termine del conflitto mondiale per i suoi trascorsi quale nazista.
I grandi protagonisti di questa edizione
Molti di voi penseranno ai protagonisti in termini di atleti. A loro penseremo tra poco. Il vero protagonista di questa edizione è l’esordio della televisione e la disposizione di diversi schermi che permettevano agli appassionati di seguire le gare.
Nella storia entreranno diversi atleti, molti dei quali statunitensi, per quanto la maggioranza delle medaglie d’oro andrà alla Germania.
L’atleta statunitense Marjorie Gestring si aggiudicherà il primo posto nei tuffi ed entrerà nella storia dei Giochi Olimpici come la più giovane atleta medagliata, all’incredibile età di 13 anni. Sempre nell’ambito degli sport natatori, abbiamo il pallonotista Olivier Halassy, medagliato di bronzo nonostante l’amputazione dalla gamba. Ma non finisce qui.
Tra i grandi nomi è ancora da menzionare nuotatrice danese Inge Sorensen, vincitrice di un bronzo nei 200 metri a rana all’età di 12 anni, e il giapponese Son Kitai, di origine coreana, ma costretto a gareggiare sotto la bandiera giapponese in quanto conquistati dalla nazione della bandiera del Sol Levante. Son Kitai, il cui vero nome era Kee Chung Sohn, porterà a casa un oro nella maratona.
Jesse Owens e Berlino 1936
Alle Olimpiadi estive di Berlino del 1936, Jesse Owens rimane il protagonista più chiacchierato e conosciuto. Famoso per essere l’atleta protagonista afroamericano di questa edizione, in un’epoca dove l’apologia nazista etichettava quali “inferiori”, persone dal colore della pelle diversa da quella bianca.
Ci fu una grande rivalsa quando Jesse Owens vinse al secondo giorno la gara dei 100 metri piani e divenne presto il protagonista di questa edizione dei Giochi.
La sua vittoria nei 100 metri il 3 agosto del 1936, seguita dall’oro nel salto in lungo, nei 200 metri e nella staffetta 4×100, rese a Owens un posto d’onore nella storia dei Giochi Olimpici di Berlino.
Ancora oggi, i suoi successi e l’epoca storica in cui li realizzò, hanno lasciato un segno profondo tra gli appassionati del mondo sportivo.
L’ostilità di Adolf Hitler nei confronti di Owens, non sembra invece confermata. Lo stesso Jesse Owens raccontò come ci fu un cenno della mano da parte del furher per salutare l’atleta afroamericano che aveva battuto il tedesco Luz Long, aggiudicandosi la vittoria nella specialità del salto in lungo (8,06 metri).
Il medagliere delle Olimpiadi di Berlino del 1936
Questa edizione dei Giochi Olimpici ha visto un medagliere prevalentemente tedesco, con un totale di 89 medaglie aggiudicate dalla Germania, con 33 ori, 26 argenti e 30 bronzi.
Seguono gli Stati Uniti con un totale di 56 medaglie, di cui 24 ori, 20 argenti e 12 bronzi.
Il terzo posto del medagliere va all’Ungheria, con un totale di 16 medaglie, 10 delle quali medaglie d’oro.
L’Italia si aggiudica un quarto posto nel medaglie, con appena 8 ori vinti, ma un totale di 22 medaglie tra ori, argenti e bronzi.
Questa Olimpiade destò diverse preoccupazioni e diverse proteste in diversi paesi. Negli Stati Uniti, per esempio, nacque un movimento di protesta per boicottare i Giochi Olimpici di Berlino del 1936 e vennero organizzate gare parallele nelle stesse giornate.
Ancora oggi si parla di questa Olimpiade come una delle più conosciute edizioni e una delle più studiate.
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