Microbiota intestinale, la buona salute passa dall’intestino
Microbiota intestinale e salute dell’intestino
Con il termine microbiota intestinale s’intende l’insieme delle popolazioni batteriche che colonizzano l’intestino.
Tanto è vero che il nostro apparto digerente non è un mero organo deputato alla trasformazione e assorbimento dei nutrienti, ma un complesso ecosistema. Infatti vivono migliaia di specie microbiche che contribuiscono all’equilibrio del nostro stato di salute.
Il Microbiota intestinale, opportunisti, commensali e eubioti
L’intestino è paragonabile ad una città. Proprio come in una città ogni specie microbica svolge un lavoro fondamentale per la stabilità e il buon funzionamento del nostro intestino. Ebbene la buona salute non è garantita dalla predominanza di un determinato ceppo batterico rispetto ad un altro, ma piuttosto da un delicato equilibrio e convivenza reciproca delle differenti specie.
Il predominio di un ceppo batterico porta inevitabilmente ad una condizione patologica. Alcune popolazioni batteriche sono definite opportuniste. Infatti sono innocue se il nostro sistema è immunologicamente sano, ma diventano patologiche quando l’efficienza delle cellule immunitarie si abbassa! A questa situazione possono contribuire i periodi di stress protratto e le alterazioni della dieta come, ad esempio, la cronicizzazione nell’assunzione di alcuni alimenti.
Alcuni ceppi risiedenti nel nostro corpo sono definiti commensali cioè non apportano né danni né benefici apparenti al nostro sistema. Molte funzioni di questi batteri sono in realtà ancora da indagare a fondo.
Infine ci sono gli eubioti, presenti in maggioranza nell’intestino sano. Sono formati da popolazioni di batteri, ma anche funghi e lieviti, che garantiscono la corretta digestione e assorbimento delle sostanze contenute negli alimenti. Ma non svolgono solo queste funzioni: impediscono ai ceppi opportunisti di proliferare generando patologie ed infiammazioni.
Le funzioni del microbiota intestinale
Il microbiota intestinale, dunque, ha un’importanza cruciale per la nostra salute. Inoltre esistono batteri che oltre a popolare l’apparato gastro-intestinale, ricoprono il nostro epitelio esterno e molti organi, come ad esempio i polmoni. Nell’immaginario collettivo parlare di microbi fa pensare a cellule vive dannose per noi. In verità molte di loro sono fondamentali per vivere in buona salute.
Il corpo umano è considerato biologicamente un super-organismo, infatti il numero delle cellule microbiche presenti nel nostro corpo supera il numero totale delle cellule che ci compongono (Fujimura et al. 2010).
Il bambino, il parto e il microbiota intestinale
Alcuni anni fa era diffusa l’idea che il bambino venisse progressivamente colonizzato da popolazioni microbiche come segno di sviluppo del nascituro.
Oggi sappiamo che il parto rappresenta un momento fondamentale per lo sviluppo del microbiota del bambino.
Il neonato viene colonizzato da ceppi batterici differenti a seconda che il parto sia naturale oppure di tipo cesareo. Questa differente condizione si traduce in una predominanza di alcune popolazioni batteriche rispetto ad altre. La conseguenza è un’alterazione dell’equilibrio della flora batterica eubiotica (Fujimura et al. 2010). Infatti la presenza di ceppi batterici vaginali risulta importante per la corretta colonizzazione della cute da parte dei batteri eubiotici. Al contrario il parto cesareo sembra esporre il bambino al rischio di colonizzazione da parte di Clostridium difficile e degli Stafilococchi.
Anche l’apparato gastro-intestinale con il parto è colonizzato dalle prime specie microbiche tra cui gli Escherichia e i Bifidobatteri (Frank 2008). Le scelte più banali possono rivelarsi terreno fertile per lo sviluppo di alcuni ceppi microbici su altri. Pertanto la scelta del tipo di latte per il bambino è delicata e cruciale.
Infatti allattare il bambino al seno o con latte artificiale porta a differenti modificazioni del microbiota intestinale che possono influenzare in modo serio lo stato di salute del bambino e del futuro giovane.
Ebbene l’uso del latte materno permette un corretto sviluppo dei Bifidobatteri, dei Bacteroides e dei Clostridia. Per contro la scelta di utilizzare un latte artificiale porterebbe ad un aumentato sviluppo oltre che di Bifidobatteri, di Clostridium Difficile e Escherichia Coli.
Il native core microbiota: che cos’è?
Come abbiamo appena visto il microbiota è influenzato dagli eventi che si verificano fin dalla nascita. Ma un aspetto altrettanto importante è l’utilizzo di antibiotici. Spesso sono fondamentali per eradicare un problema che può portare a scompensi intestinali importanti.
Ciò che avviene nei primi momenti della nostra prima infanzia permette lo sviluppo del “native core microbiota“. E’ il microbiota che si radica nei primi anni di vita e che influenzerà il nostro futuro stato di salute gastro-intestinale, compresa la possibile insorgenza di obesità in età adulta.
Strano, vero? I dati scientifici di questi ultimi anni dimostrerebbero come una crescita importante di Firmicutes rispetto ai Bacteroides, sembra incentivare la possibilità di incorrere in aumenti di peso.
La dieta e il microbiota intestinale
Altro aspetto fondamentale è comprendere quali scelte alimentari possano influenzare lo sviluppo di un particolare microbiota intestinale rispetto ad un altro.
Infatti la dieta, in tal senso, rappresenta un importante terreno per poter prevenire alterazioni della flora batterica intestinale (Fujimura et al. 2010). Tanto è vero che una dieta priva di fibre e ricca di prodotti raffinati può portare all’insorgenza di alcuni squilibri della flora batterica intestinale definita disbiosi.
Pertanto la mancanza di fibre alimentari può dare origine ad una disbiosi deficitaria.
Microbiota intestinale, non solo batteri…
Il nostro intestino non è colonizzato solamente da batteri, ma anche da miceti, virus, lieviti con diverse specie che possono cambiare nel tempo la stabilità e l’efficienza funzionale intestinale sia in positivo che in negativo.
Alcuni miceti sono opportunisti, cioè importanti per la salute se tutte le restanti popolazioni sono vive e in proporzioni corrette; in caso contrario diventano patologici. Un classico esempio è la Candida, naturalmente presente nel nostro corpo. Il suo comportamento patogeno si manifesta nel momento in cui vi è un disequilibrio della flora batterica, a causa di una terapia antibiotica o di una dieta scorretta.
Il mondo microbico legato al corpo umano è davvero complesso e la sua conoscenza si è sviluppata solo negli ultimi quindici anni. Pertanto alcune funzioni sono ancora da indagare a fondo.
A cura del Dottor Giulio Merlini.
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BIBLIOGRAFIA – REFERENCES:
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- Fujimura KE et al. (2010). Role of the gut microbiota in defining human health, Exp Rev Anti Infect Ther; 8(4): 435-454.
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