Allenamento a buffer: un allenamento che permette all’atleta di riuscire a gestire un carico senza portare la serie a cedimento muscolare, riuscendo quindi a concludere tutte le ripetizioni tenendo qualche “colpo in canna”. Mi sono trovato più volte a dover gestire allenamenti a cedimento piuttosto che workout con un’intensità minore. In quest’ottica, mi sono domandato quali fossero gli allenamenti più proficui. È sempre vero che si deve ricercare il cedimento muscolare nel bodybuilding? Oppure si può ottenere uno sviluppo ipertrofico anche senza lavori ad esaurimento? Allenamento a buffer e scienza: la diatriba con i metodi ad esaurimento Si ipotizza che …
Una rubrica per aiutare gli addetti ai lavori ad avere un sito internet per il fitness. Perché avercelo? La necessità di aprire un sito risiede in principalmente due ragioni chiare: maggiore visibilità; possedere un biglietto da visita “virtuale” per i propri utenti e clienti. Ecco spiegati i due motivi principali per avere un sito per il fitness. Oggi è sempre più vero: tutti si stanno buttando nel mondo della rete e la possibilità di costruire un blog di successo nel fitness è molto più difficile rispetto al passato. Eppure non è impossibile. Bisogna avere un piano e attuarlo poco …
Un tema sentito anche nelle Università delle Scienze Motorie. E cioè: quanto contano i muscoli nello sport? La verità è… Tanto inizialmente, ma il potenziamento muscolare non finalizzato ha poco senso e alle volte è controproducente. Acquisire tecniche tipiche del bodybuilding e applicarle ad altri ambiti potrebbe risultare controproducente per la finalità tecnico-specifica degli sport. I muscoli sono funzionalmente utili solo in considerazione dello sport praticato e di quanto l’aspetto muscolare sia una determinante importante. Siamo tutti d’accordo che i maratoneti siano condizionati muscolarmente per poter svolgere lunghe distanze. Ma quanto sarebbe utile per loro aumentare i volumi …
Spesso, nelle ore di allenamento oppure durante una consulenza utilizzo le bande elastiche. Questi strumenti rappresentano una valida opportunità soprattutto per realizzare una scheda di allenamento funzionale. Infatti, oltre ad essere a basso costo possono essere utilizzate anche a casa e sono efficaci soprattutto nell’allenamento al femminile. Di seguito, è riportato il programma di allenamento che è articolato su 4 giorni settimanali che presentano una struttura simile, ma con diverse sfumature al loro interno. Scheda Allenamento Funzionale: il programma Ogni allenamento si apre con un piccolo riscaldamento cardiovascolare della durata di circa cinque minuti. Inoltre, è possibile utilizzare la corsa …
Nella corsa ha senso effettuare del potenziamento muscolare? Una domanda lecita visto il crescente numero di appassionati del mondo del running. Da un certo punto di vista siamo convinti che la risposta a molti non piacerà, ma cercheremo di spiegarci nel modo migliore possibile. Nel running ha senso il potenziamento muscolare? La risposta è: NON COME VIENE PROPOSTO NELLA MAGGIORANZA DEI CASI. Ma prima che saltiate dalle sedie, sappiate che ci sono una serie di ragioni e motivazioni che dovrebbero far riflettere. I runner più importanti del mondo non eseguono ore su ore di sala pesi per potenziare …
L’allenamento dei pettorali è uno degli argomenti più ambiti del genere maschile. Non è cosa rara trovare in palestra, specie di lunedì, un pletora di iscritti intenti ad allenare uno dei muscoli a loro più caro: il gran pettorale. L’allenamento dei pettorali può avvenire in due grandi modalità: attraverso la multifrequenza, allenandolo più sedute settimanali, oppure in schede split dove si aumenta il volume per singolo allenamento e con una frequenza di una volta la settimana. Come allenare i pettorali e le loro funzioni I termine “pettorali” è estremamente generico. con questo termine s’intende lo sviluppo di un …
Durante il mio percorso da atleta e da preparatore fisico nell’ambito del bodybuilding, se pur ancora povero di esperienze di rilevante importanza, mi sono imbattuto più volte in persone che hanno asserito al fatto che l’ipertrofia muscolare legata ai risultati fosse dovuta solo alla mia genetica. Questa affermazione è tanto vera quanto falsa! Infatti, proviamo a pensare a un giocatore di basket, è facilmente intuibile che un atleta alto sia più propenso a spiccare in uno sport dove l’altezza è importante. Ma è davvero tutto? La coordinazione? La capacità di saper leggere il gioco? La forza? L’aggressività e tutti gli …
In questo articolo cercheremo di capire il complesso modello prestativo del karate, una vera e propria arte dai numerosi contenuti davvero affascinati. Il Karate è un’arte marziale giapponese che si è evoluta in quattro stili principali: Shotokan (il più comune e diffuso nell’isola di Honshu); Shito-ryu; Wado-ryu; Goju-ryu. Al di là degli stili, si identificano due discipline specifiche: una più estetica rappresentato dal Kata e una di combattimento rappresentato dal Kumité. Il modello prestativo: che tipologia di sport è? Per quanto riguarda il Kumité, il Karate risulta uno sport situazionale, perché ci si trova sul tatami a fronteggiare un avversario. …
“Il cervello non conosce l’azione del muscolo, ma conosce un dato movimento creato dall’azione delle catene muscolari”. Questo è un assioma di Beevor. Ebbene, il functional training parte proprio dal presupposto di allenare il movimento. Correva l’anno 2008, stavo tornando pieno di entusiasmo da una visita a Perform Better nel Rhode Island e riflettevo sull’enorme potenziale educativo dell’allenamento funzionale… Ma di quali movimenti stiamo parlando? Allenare il movimento: dal bodybuilding al functional training Questo approccio è indicato non solo per gli atleti o gli sportivi in genere, ma sopratutto per le persone comuni che effettuano movimenti quotidiani. Dobbiamo ricordare …
Gli sport da combattimento come il jiu jitsu brasiliano la lotta la greco-romana e libera, sono tra quelli con il maggior interessamento della zona cervicale. Infatti, questo fenomeno è determinato dalle numerose azioni di gara che richiedono l’intervento dei muscoli del collo. Ad esempio, possiamo citare il ponte nel wrestling oppure i numerosi passaggi dei diversi tipi di lotta in cui attraverso la testa viene scaricato il peso a terra oppure sull’avversario. In alcuni di questi sport sono poi previste da regolamento anche le neck crank, ovvero le leve al collo. Sport da combattimento: il rischio degli infortuni La continua …