Periodizzazione a blocchi: la visione di Bondarchuk
Periodizzazione a blocchi: che cos’è e come programmarla
Negli anni ’80 del secolo scorso iniziò ad emergere un nuovo concetto di periodizzazione: l’allenamento a blocchi.
Questo modalità di allenamento è utilizzato nelle programmazioni in cui sono previsti l’utilizzo di elevati carichi di lavoro.
Periodizzazione a blocchi: il concetto di “blocco”
Il blocco di lavoro è un’unità autonoma che contiene elementi combinati tra loro per la realizzazione di un specifico obiettivo.
È importante sottolineare queste premesse:
- Elevati carichi di lavoro finalizzati all’incremento di differenti qualità fisiche non possano essere utilizzati contemporaneamente;
- In ogni sport le numerose abilità fisiche richieste possono essere sviluppate secondo un’ottica consequenziale, ma non contemporanea;
- Lo sviluppo di una qualità fisica richiede un tempo di sviluppo minimo, dalle 2 alle 6 settimane e hanno una durata di circa un mesociclo.
La periodizzazione a blocchi di Bondarchuk
Alle Olimpiadi di Seul del 1988 l’allenatore di lancio del martello Anatoly Bondarchuk fu uno dei primi ad utilizzare questo tipo di periodizzazione definita “a blocchi”.
Egli distinse tre differenti blocchi di lavoro come riportato nell’immagine sottostante.
La periodizzazione a blocchi di Issurin e Kaverin
Secondo le linee guida di Vladimir Issurin presenti nel libro “Block Periodization”, i periodi di sviluppo e competitivo durano circa 4 settimane. Il blocco di recupero ha invece una durata di circa 2 settimane.
Gli allenamenti con alti volumi aumentano il rischio di affaticamento precoce e di infortuni. Per questo motivo si può utilizzare un’altra metodica, quella di Issurin e Kaverin del 1985. Oggi è applicata per molte discipline sportive e prevede le tre fasi riportate nell’immagine sottostante.
La sperimentazione di questi modelli di periodizzazione è nato per far fronte ai cambiamenti del mondo sportivo, poiché l’aumento vertiginoso del calendario di gare ha ridotto in modo significativo la possibilità di recupero dell’atleta.
Conclusioni finali
Oggi il modello a blocchi consiste nella suddivisione dell’anno in più mesocicli di lavoro, ovvero in blocchi. Il blocco ha il compito di risolvere le problematiche dovute al carico di lavoro e allo stesso tempo ottimizzare il recupero fisico. Il tutto all’interno di un contesto che prevede la realizzazione di obiettivi specifici in circa 4 settimane.
Di seguito è riportata una tabella riassuntiva dei metodi di periodizzazione a blocchi.
A cura del Dottor Giulio Merlini
BIBLIOGRAFIA – REFERENCES:
- Issurin V (2008). Block Periodization, UAC Publications; p.21-24.
Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo!
Tag:allenamento