Quanto guadagna un personal trainer? Abilità necessarie!
Ed eccoci ancora a parlare di personal training e del mercato del lavoro. Il personal trainer è una professione svolta da una platea eterogenea di persone. Dai dopolavoristi che svolgono l’attività di personal trainer lontani dagli occhi del fisco a coloro che, invece, assolvono a tutti gli obblighi previsti per legge. Ma non siamo qui a parlare di queste due categorie, ma piuttosto di un tema di altra natura. Quanto guadagna un personal trainer?
Proviamo a rispondere.
Sei già un personal trainer e sei interessato ad iscriverti al nostro Corso per Personal Trainer Professionisti?
Quanto guadagna un personal trainer? Dati da conoscere!
In un articolo dell’Associazione Nazionale Impianti Sport & Fitness si dichiara come in Italia la media per un’ora di personal è tra le più basse d’Europa, attestandosi con una media nazionale tra i 30 e i 35 Euro ad ora, contro i 50 Euro della media europea e i 119,2 Euro della Svizzera.
Ora, pensiamo ad una persona con partita IVA, con oneri da assolvere in termini di tasse e comprendiamo bene il perché di tante lamentele.
Ma perché si richiede così “poco” per un servizio non indispensabile e che dovrebbe attestarsi su cifre ben più alte?
La risposta risiede nella media di età dei personal trainer.
Infatti, sono soprattutto i ragazzi tra i 20 e i 30 anni di età che per iniziare a guadagnarsi qualcosa si fanno pagare poco. Di conseguenza si abbassa il valore del mercato in cui si opera e ci si ritrova, spesso, a doversi cercare altro dopo una certa età…
Inoltre, la remunerazione di un servizio non passa solo dal “quanto chiediamo”! Ma dalla percezione che quel servizio ha agli occhi della popolazione. Poi, in seconda istanza dal valore con cui il professionista si presenta ai clienti.
Spesso i corsi per personal trainer non forniscono strumenti per istruire il professionista a vendere e migliorare la propria attività. Piuttosto ci si limita a raccontare come compilare una scheda di allenamento senza prestare attenzione, ad esempio, a come calcolare le spese fisse che un professionista DEVE sostenere.
La maggior parte degli addetti ai lavori nei nostri corsi di formazione per le Scienze Motorie non ha la più pallida idea di quanto debba pagare di tasse, di quanto costi un commercialista e quali possono essere le spese variabili. Tutto questo inciderà sul guadagno reale del professionista.
Inoltre molti corsisti non si accorgono di quanto sia fondamentale possedere delle abilità trasversali che accrescono il loro bacino di utenza e la fidelizzazione della clientela.
Questo incide profondamente su quanto guadagna un personal trainer rispetto ad un altro.
Per quanto sia altamente impopolare quanto stiamo per dire, il cliente non ha la percezione di chi sia realmente competente, ma piuttosto di chi appaia competente!
Questo aspetto è determinante e inciderà profondamente sul numero di utenti che richiederanno una consulenza, sulla fidelizzazione e il guadagno finale del trainer.
Pensate siano sciocchezze trascurabili?
Invece, non è così. Se si continua a ragionare sull’assunto “ho letto molti libri di allenamento=merito di guadagnare di più”, siete completamente fuori strada.
Ci sono alcuni trainer (pochi, ma ci sono), che superano i 100 mila euro l’anno di fatturato e non è detto che siano i migliori tecnici esistenti!
Però, sono sicuramente dei bravi liberi professionisti e i risultati lo dimostrano. Infatti possiedono solide basi di marketing e abilità promozionali.
Non è cosa da poco, perché richiede impegno e dedizione allo stesso modo di leggere libri e frequentare corsi sull’allenamento.
In buona sostanza, però, quanto guadagna un personal trainer?
Le cifre possono essere da poche centinaia di euro al mese, a diverse migliaia.
Il problema non è neppure l’incasso mensile, ma QUANTO tempo occorre a guadagnare una certa cifra. Questo fattore è spesso trascurato dalla maggior parte dei personal trainer.
Se per guadagnare 2000-3000 Euro netti al mese si è obbligati a lavorare 10 ore al giorno, stiamo sbagliando qualcosa.
Non è possibile erogare un servizio di qualità e garantirsi una certa stabilità se quasi la totalità del tempo della giornata lo si dedica a stare in palestra. E coloro che si vantano di svolgere 12 ore al giorno di personal hanno due seri problemi:
- Poco tempo per l’aggiornamento personale giornaliero;
- Poca qualità del servizio erogato per eccesso di ore (palesemente remunerate troppo poco!)
Da qui il tema su: qualità o quantità? E poi con il termine di qualità, siamo sicuri che tutti siano in grado di erogarla, nonostante tanti (troppi) slogan ammiccanti?
Per aumentare i propri guadagni il personal trainer ha bisogno di rivolgersi, formandosi, a chi è in grado di educarlo a guadagnare di più e abbia una reale esperienza su questo argomento.
Infatti, troppo spesso si fanno corsi di formazione tenuti da persone, magari con dottorato di ricerca e curriculum invidiabili “su carta”, ma che non hanno mai scelto di essere liberi professionisti a tempo pieno mettendosi in gioco!
Eppure, sono i primi a chiedere 30 Euro l’ora solo perché hanno problemi sia di acquisizione che di fidelizzazione della clientela!
Per aumentare i propri guadagni ed evitare frustrazioni, si deve studiare!
Non ci sono trucchi. Chi ci riesce è perché ha acquisito delle competenze di altra natura che la maggior parte degli addetti ai lavori trascura e ignora.
Il “quanto guadagna un personal trainer” è influenzato principalmente, ma non esclusivamente, da 3 fattori:
- Valore percepito nel proprio mercato di riferimento;
- Target di utenza;
- Zona geografica in cui si opera.
Non riuscite a guadagnare abbastanza? Indagate su cosa vi manca e cercate di acquisire il più possibile da chi ottiene o ha ottenuto più risultati di voi!
Buon lavoro!
A cura del Dottor Giulio Merlini