La Rieducazione Posturale Globale o RPG di Souchard
RPG o Rieducazione Posturale Globale. La visione di Souchard (terapista transalpino che ha sviluppato il lavoro di Meziere) continua ad essere un caposaldo in ambito chinesiologico (sia in rieducazione posturale, che in ambito di training) e fisioterapico. Infatti nella sua essenzialità pratica è stato il primo esempio di concezione olistica di postura basata sul rigoroso studio delle catene muscolari.
RPG di Meziere e Souchard
Meziere e Souchard hanno avuto il grande merito di comprendere che, in ambito posturale, “solo” stiramenti globali, che interdicono ogni compensazione, sono realmente efficaci e hanno basato l’ideazione della loro tecnica sulla comprensione di come l’uomo abbia due tipi di muscoli:
1. statici, tonici, e fortemente fibrosi che realizzano la posizione eretta
2.dinamici, fasici, poco tonici e con poche fibre connettive, che realizzalo i movimenti di grande ampiezza.
Le basi concettuali
Molti aspetti saranno sviscerati in diversi incontri che organizzeremo e alcuni aspetti pratici li ritroverete nel corso istruttore di ginnastica posturale.
Partiamo ad enunciare alcuni cardini chiave.
I muscoli statici rappresentano i due terzi della nostra muscolatura. Contrariamente ai dinamici, gli statici non riposano mai; essi ci tengono in piedi attraverso il loro tono e permettono i movimenti correnti con la loro contrazione.
In permanenza affaticati, i muscoli statici evolvono dunque sempre verso l’accorciamento mentre i dinamici, muscoli pigri, hanno la tendenza al rilassamento.
I muscoli inspiratori sono statici: in caso di rigidità bloccano il torace, frenando l’espirazione e limitando quindi la ventilazione.
L’accorciamento degli statici comprime le articolazioni.
Ogni attività, ed in particolare quella sportiva, esercita in modo indifferenziato statici e dinamici. Ciò comporta effetti positivi su questi ultimi che hanno la tendenza al rilassamento, ma accentua l’ipertonicità e la rigidità degli statici.
Nozioni da ricordare
La forza di un muscolo è inoltre proporzionale alla sua elasticità. Ogni muscolo rigido è debole.
Velocità, potenza e precisione nei movimenti sono indissociabili dall’elasticità.
Stirare gli statici, per permettere loro di ritrovare la lunghezza ideale, è dunque una necessità.
Bisogna elasticizzare i muscoli in senso contrario alla loro fisiologia, essendo la trazione assiale più importante e la simultaneità delle correzioni è l’unico modo per cancellare le insufficienze delle correzioni analitiche.
Secondo Souchard solo le trazioni globali sono efficaci. “Globale” significa correggere nello stesso tempo tutte le compensazioni legate allo stiramento di una catena muscolare. L’RPG di Souchard parte da queste considerazioni. Ma non è tutto.
Gli stiramenti prolungati sono più efficaci delle trazioni brusche. In più, stirare a lungo, permette di diminuire la forza di trazione.
Gli stiramenti prolungati permettono dunque una maggiore efficacia ed elimina i rischi che comportano gli stiramenti rapidi e “brutali”.
La messa in tensione di una catena muscolare si effettua sempre in maniera delicata, dolce e progressiva.
Nessun esercizio deve essere forzato.
Aspetti importanti nella pratica dell’RPG
Idealmente, ogni auto-postura «sportiva» deve essere mantenuta per dieci minuti. Tutto dipende dall’allenamento, dalla resistenza e dalla sensibilità di ciascuno.
È sui muscoli ‘’freddi’’ che le posture di stiramento sono più efficaci.
Ciò significa che in allenamento le auto-posture devono essere praticate prima del riscaldamento.
Nei momenti che precedono lo sforzo o la competizione, è evidente che il riscaldamento tradizionale deve comunque attuarsi.
Proprio in quel momento sarebbe preferibile, secondo Souchard, procedere agli stiramenti prima della corsa o dei movimenti specifici di preparazione. Nella mia esperienza pratica ho preferito inserire questo tipo di esercizi al termine della prestazione sportiva nella fase defaticante.
Nell’ottica di un percorso di RPG occorre alternare le auto-posture insistendo su quelle che sono più difficili.
Considerazioni finali e conclusioni
È sempre più efficace praticare una sola postura in modo prolungato, piuttosto che due in maniera troppo rapida.
Meziere dedica grande attenzione allo studio dell’interazione tra postura e respirazione e a come la respirazione influenzi e sia influenzata dall’instaurarsi nel corpo di accorciamenti nei muscoli tonici: l’azione del diaframma, come vedremo nell’articolo successivo che dedicherò alla parte pratica, è la chiave di volta nelle sue tecniche di stretching decompensato.
È preferibile eseguire gli esercizi su di un pavimento. Il suolo della palestra ricoperto da un semplice asciugamano da bagno è l’ideale. Ciò è ancora più importante per le autoposture in posizione allungata.
Ogni stiramento è sgradevole. Lo stretching globale attivo non fa eccezione alla regola. È inoltre necessario ricordare che tutto il dolore di carattere articolare o muscolare, è automaticamente compensato da una brutta posizione (attitudine antalgica) destinata a nasconderlo. Lo stretching globale, agendo su queste compensazioni, può fare apparire durante gli stiramenti vecchi dolori sopiti.
Bisogna allora mantenere qualche istante la tensione senza forzare ed insistere sull’espirazione, aspettando che esse cedano.
Infine, vale sicuramente la pena tenere ben presente l’opera di Souchard data la comprovata efficacia pratica delle sue “autoposture” sia in ambito rieducativo e di preparazione fisica negli sport grazie all’unicità del suo approccio globale di intervento nell’allungamento delle catene statiche.
BIBLIOGRAFIA:
- Souchard E., 1995, Lo stretching globale attivo. Ed.Marrapese – Roma.
- Souchard E., 1982, Ginnastica posturale e tecnica Meziere. Ed.Marrapese Roma