Squash: il regolamento di questo sport
Nato intorno al XIX secolo in Inghilterra, lo squash si è diffuso velocemente in tutto il mondo. La federazione mondiale di Squash raggruppa 138 nazioni e il suo inserimento nel programma olimpico è in fase di discussione.
Lo scopo del gioco è quello di realizzare punti colpendo la palla in modo che essa rimbalzi contro il muro senza che l’avversario riesca a prenderla.
È un gioco apparentemente semplice, ma occorrono buone dosi di forza, resistenza, prontezza nei riflessi, rapidità dei movimenti e precisione esecutiva.
In questo editoriale cerchiamo di fare chiarezza sulle regole dello squash.
Il regolamento: il campo
L’area di gioco è formata da un campo rettangolare, 9.75 x 6.40 m per il singolo e 9.75 x 7.62 m per il doppio.
Nelle competizioni ufficiali le pareti sono trasparenti per permettere la visione agli spettatori.
Sul pavimento è tracciata una linea che indica l’area del servizio dei due giocatori (Zocca et al, 2018).
Ogni giocatore non può oltrepassare la propria area di servizio durante quest’ultimo, successivamente il campo diventa interamente accessibile.
Sulla parete frontale sono segnate 2 linee.:
- Linea inferiore: posta a 48 cm da terra; rappresenta il limite sotto al quale la palla non può toccare (zona out).
- Linea superiore: posta a 1,78 m da terra, rappresenta il limite sotto al quale la palla non può essere battuta durante il servizio.
- Linea di limite: posta a 4,75 m da terra, delinea la fine del campo. Questa linea scende delle pareti laterali fino ad unirsi nella parte opposta a 2,13 m.
Le regole dello squash
Si gioca con una racchetta “da squash”, di lunghezza circa 68 cm e con una larghezza della testa di circa 21cm (Zocca et al, 2018).
Ogni giocatore deve colpire una pallina in gomma dura, di solito è di colore nero e sopra di essa vi sono disegnati dei pallini colorati che indicano il grado di durezza (Zocca et al, 2018).
Vediamo la simbologia che possiamo trovare sopra una pallina da squash.
- due pallini gialli: molto dura, utile per gli avanzati,
- un punto rosso: morbida, utile per i principianti,
- un punto blu: molto morbida, utile per i bambini.
L’obiettivo del gioco è quello di portare l’avversario in errore o metterlo in condizioni in cui non riesca a colpire la pallina.
Ogni set si apre con un sorteggio per decidere quale giocatore inizierà.
Il servizio deve essere battuto dietro la linea di servizio e con almeno un piede all’interno del quadrato apposito. La palla deve essere indirizzata sopra la linea di servizio e sotto la linea limite facendo in modo che la pallina cada nell’area di servizio avversaria dopo la battuta (Zocca et al, 2018).
Ogni giocatore colpisce in maniera alternata la palla fino a quando uno dei due non commette un errore. Il colpo è valido quando la palla viene rilanciata dalla racchetta e colpisce la parete anteriore, in maniera diretta o tramite rimbalzo.
La palla può essere colpita in maniera diretta o dopo un tocco del pavimento. È permesso più di un rimbalzo nei muri da gioco ma un solo rimbalzo del pavimento.
Ogni giocatore, in ogni ribattuta, deve evitare di ostruire l’avversario, sia mentre colpisce la palla sia mentre si muove (Zocca et al, 2018).
Il punteggio
Ogni partita si gioca al meglio di 3 o 5 game.
Il game viene assegnato al primo giocatore che riesce a totalizzare 11 punti.
Se il punteggio è di 10 a 10 allora vince il giocatore che per primo raggiunge un vantaggio di 2 punti.
Si perde punto se (Zocca et al, 2018):
- la palla rimbalza sulle pareti oltre la linea di limite,
- si ostruisce volontariamente un avversario,
- la palla rimbalza più di una volta nel pavimento,
- si colpisce volontariamente un avversario.
Nel caso in cui un giocatore intralci involontariamente l’avversario o si ha paura di colpire quest’ultimo, si può chiamare un “Let”, cioè la ripetizione dello scambio.
Se l’arbitro ritiene che non esista pericolo o intralcio il Let viene annullato e viene decretato il “No Let”, cioè nessuna ripetizione di scambio e si assegna il punto.
A cura del Dr. Corrado Galazzo
Bibliografia
- Federsquash
- Zocca E et al (2018). Competenze Motorie. G. D’Anna casa editrice, Calenzano (FI).
Tag:allenamento, squash