Test per il Grappling nella programmazione annuale
All’inzio di una stagione competitiva è importante sapere una cosa: dove voler arrivare! Ebbene, effettuare dei test per il Grappling volti alla programmazione annuale diventa davvero fondamentale!
Anche se l’obiettivo stagionale può guidare nella programmazione, non è un parametro sufficiente. Infatti, è necessario conoscere sia il punto di partenza che alcuni punti intermedi per verificare di esser sulla giusta strada.
Inoltre, è obbligatorio quantificare l’efficacia dell’allenamento. Pertanto, la parola d’ordine, l’avrete capito, è: misurare!
Senza l’utilizzo di attrezzature dai costi proibitivi è possibile valutare lo stato di una determinata capacità che si vuole sviluppare o migliorare.
Di seguito, vediamo alcuni di questi test e come possono tornare utili lungo il percorso di programmazione.
Test per il Grappling: la forza
Per valutare la forza caso sarà possibile prendere in prestito le classiche alzate del powerlifting. Infatti, lo stacco, la panca piana e lo squat possono avere un largo utilizzo nel corso degli allenamenti coi pesi.
Questi esercizi possiedono un elevato livello di transfer rispetto agli sport di combattimento. Pertanto, la periodica verifica del massimale (1RM) potrà rappresentare un adeguato metodo di valutazione della forza.
Infine, nel caso di atleti inesperti o molto giovani, o semplicemente nel caso in cui non si voglia stressare eccessivamente il sistema nervoso potrà esser sufficiente testare le 3-5RM.
Test per il Grappling: il sistema aerobico
Una stima della VO2max (legata all’attività aerobica) è possibile ottenerla mediante l’utilizzo dello yoyo test. Questo metodo è notoriamente utilizzato per la valutazione della condizione atletica degli arbitri.
Saranno necessari solamente due conetti a delimitare uno spazio di 20 metri e una lepre acustica, di cui esistono delle App per smartphone.
L’atleta deve percorrere i 20 metri nello lasso di tempo che intercorre tra i due segnali acustici. La frequenza dei suoni aumenta imponendo velocità sempre maggiori all’atleta, a partire dagli 8,5 km/h.
L’obiettivo è quello di eseguire la navetta il maggior numero di volte. Ovviamente viene registrato fino a che velocità il soggetto è arrivato e quante volte ha percorso tutta la distanza a questa velocità.
Infine, se è vero che la corsa non è propriamente specifica per gli sport da combattimento, questo test ha il vantaggio di non richiedere grande attrezzatura.
Test per il Grappling: il sistema anaerobico
La capacità e potenza anaerobica vengono normalmente valutate, anche in letteratura, con l’utilizzo del Wingate Test.
Purtroppo, il problema di questo test è che richiede un cicloergometro professionale che fornisca la resistenza in g/Kg nonché un registratore della potenza e della velocità di pedalata lungo tutta la prova.
Poiché la richiesta che viene fatta all’atleta di Grappling è quella di ripetere sforzi di elevata intensità senza mostrare riduzioni di performance, un buon test può esser rappresentato dal Line Drills: “tristemente noto ai cestisti come suicidio”!
Viene misurato il tempo necessario per completare il task, che viene ripetuto per 4 volte con 2 minuti di recupero ciascuno. Il valore target è rappresentato dalla media dei 4 tempi.
Test per il Grappling: accelerazione e velocità
Esistono molte altre qualità su cui si lavora nel corso di una preparazione e che quindi possono richiedere l’utilizzo di altri test.
Ad esempio, possono esser utilizzati strumenti di misurazione inerziale per valutare l’accelerazione e la velocità angolare di un dato segmento corporeo.
In questo caso appare evidente che la possibilità di valutare la velocità di un colpo rappresenta è uno strumento non da poco.
Queste qualità sono davvero fondamentali, come capita anche per le accelerazioni nel calcio.
Test per il Grappling: quando misurare?
A questo punto, quando testare?
Sicuramente è utile fornire un punto di partenza. Un primo momento in cui effettuare una batteria di test può quindi essere all’inizio della stagione, oppure al rientro da un infortunio.
Poi, le scelte sono due:
- fissare dei check point lungo il percorso in cui ripetere l’intera batteria di test;
- utilizzare i singoli test a seconda del periodo della preparazione.
Nel primo caso, la ripetizione dei test permetterà di evidenziare la necessità di “aggiustare il tiro”, soprattutto nel caso in cui una determinata capacità non abbia raggiunto i miglioramenti attesi.
Nel secondo caso, ad esempio è possibile cominciare un ciclo diretto alla forza, ripetendo i test massimali sia all’inizio che alla fine del ciclo.
Inoltre, nel caso di periodi molto lunghi, sarà possibile ricorrere anche a test intermedi per valutare l’efficacia della metodica utilizzata.
Test per il Grappling: conclusioni finali
In questo articolo si è voluta dimostrare la possibilità di effettuare i test per il Grappling usando metodiche a costo zero oppure mediante l’utilizzo di strumenti di uso comune. Infatti, esistono test per tutte le tasche e per ogni esigenza.
Ancora, non si dovrebbe escludere la possibilità di creare dei test ad hoc, in quanto, va detto, gran parte dei test presentati prevedendo la corsa, non hanno una grande specificità per gli sport da combattimento.
L’importante è definire con precisione le modalità di esecuzione in maniera tale che possano esser ripetibili nel tempo. Non saranno test validi per la pubblicazione di articoli scientifici, ma saranno molto utili all’interno dell’ allenamento del Grappling.
Qualunque test si scelga, qualunque sia la modalità di esecuzione e la frequenza, quello che conta è testare- Infatti, è bene ricordare che senza effettuare delle valutazioni oggettive, si sta semplicemente vagando alla cieca, nella speranza di raggiunger l’obiettivo.
Infine, è chiaro che maggiore è il grado di precisione delle metodiche utilizzate, maggiore sarà anche l’attendibilità dei risultati.
Allo stesso modo, valutare un maggior numero di variabili, rappresenterà senza dubbio un importante vantaggio.
A cura del Dottor Fabio Zappitelli