Trigger Point e Cuffia dei Rotatori, punti e diffusione del dolore
Trigger point e cuffia dei rotatori: cosa dobbiamo conoscere
Il movimento è la caratteristica fondamentale della vita e questa attività viene svolta, come sappiamo, dalla muscolatura. Tuttavia questo sistema, talvolta, può andare incontro a sintomatologie dolorose portate da molteplici cause. Una di queste è rappresentata dai trigger point.
Cos’è un trigger point
Janet Travell descrive il punto trigger come un “locus iper-irritabile all’interno di una banda di muscolo scheletrico, individuabile nel tessuto muscolare e/o nella fascia ad esso assegnata” (Travell & Simons 1982). I muscoli presentano una fascia che li rivestono, infatti i setti di tessuto connettivo penetrano nei muscoli stessi dividendoli in fasci. Inoltre questi setti, a loro volta, si suddividono fino a ottenere fibre di tessuto connettivo che circondano ogni singola cellula muscolare (Jenkins 1991).
Trigger point e cuffia dei rotatori
Nei soggetti che praticano sport in cui è presente un importante utilizzo degli arti superiori, capita che si possano presentare problemi alla cuffia dei rotatori. Ebbene questa sintomatologia dolorosa si può propagare su altri distretti anatomici tramite i cosiddetti trigger point.
In questo articolo analizzeremo una delle numerose cause che possono alterare un sistema complesso come quello del corpo umano senza voler vendere un metodo.
Attraverso il trattamento dei trigger point è possibile migliorare alcune disfunzioni legate all’apparato muscolo-scheletrico. Tuttavia questa possibilità deve essere presa in considerazione analizzando la globalità del soggetto da parte di uno specialista.
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SOVRASPINATO
L’origine di questo muscolo si trova nella fossa sovraspinata della scapola, l’inserzione invece è sul tubercolo maggiore dell’omero. La sua azione è quella di assistere il deltoide nell’abduzione dell’omero contribuendo a stabilizzare la testa dell’omero nella suddetta fossa.
Il dolore tendenzialmente è concentrato nella media regione deltoidea, ma più profondo quando il braccio è a riposo. Inoltre si estende verso il basso lungo braccio e avambraccio, concentrandosi a volte sull’epicondilo laterale. In genere il dolore si avverte durante l’abduzione (Finando D & Finando S 1999).
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INFRASPINATO
La sua origine è sui due terzi mediali della fossa infraspinata, ubicata in posizione distale rispetto alla spina scapolare. L’inserzione si trova sulla parte posteriore della tuberosità maggiore dell’omero. Questo muscolo contribuisce alla rotazione esterna dell’omero.
I trigger point prossimali provocano un dolore profondo nella regione del deltoide anteriore che si estende anteriormente e lateralmente sul braccio, arrivando a volte fino all’avambraccio e alla metà radiale della mano. Il dolore può anche estendersi alla regione suboccipitale e alle aree cervicali posteriori.
Al contrario I trigger point distali provocano dolore tra la spina scapolare e il suo margine vertebrale (Finando D & Finando S 1999).
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PICCOLO ROTONDO
La sua origine si trova sui due terzi prossimali del margine laterale della scapola, sulla faccia dorsale. La sua inserzione si trova sulla parte posteriore della grande tuberosità dell’omero, più distale rispetto al punto di attacco dell’infraspinato. Il piccolo rotondo ruota l’omero verso l’esterno agendo insieme all’infraspinato.
Il dolore si propaga sulla porzione posteriore del deltoide, a volte esso è anche localizzato sulla parte postero-superiore laterale del braccio (Finando D & Finando S 1999).
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SOTTOSCAPOLARE
Origina dalla fossa sottoscapolare sulla faccia ventrale della scapola e si inserisce sulla piccola tuberosità dell’omero. La sua azione è quella di ruotare internamente l’omero.
Il dolore si concentra nell’area del deltoide posteriore e può estendersi fino alla scapola lungo la parte posteriore del braccio. Inoltre potrebbe anche “saltare” l’avambraccio ripresentandosi a livello del polso.
I trigger point di questo muscolo potrebbero creare un’instabilità della spalla contribuendo alla sublussazione della testa dell’omero (Finando D & Finando S 1999).
Con questo articolo abbiamo analizzato la collocazione dei muscoli della cuffia dei rotatori con i suoi trigger point e la loro propagazione del dolore.
A cura del Dottor Samuele Cravanzola.
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BIBLIOGRAFIA – REFERENCES:
- Finando D & Finando S (1999) La terapia dei trigger point per il trattamento del dolore muscolare. Edizioni Mediterranee, Roma, p.111-125.
- Jenkins DB (1991) Hollinshead’s functional anatomy of the limbs and back. Saunders, Filadelfia, p.12.
- Travell J & Simons D (1982) Myofascial pain and dysfunction: the trigger point manual. Williams and Wilkins, Baltimora, vol. I, p.12.